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tarte tatin

Potrei definire la versione di questa tart, diversa dall’aspetto usuale che si da  generalmente alla tart tatin, oserei definirla estremamente fashion; ne ho provate alcune di versioni,  anche non di mele, ma mai nessuna era venuta così bene.

Scusate l’immonda immodestia nel presentare questo dolce , che si definisce tra i facili, ma che in effetti, ha bisogno di alcune accortezze nella sua realizzazione,affinchè venga ben benino.

Da nessuna parte è scritto che i dolci semplici siano  anche facili o di facile esecuzione, alcune volte, nella loro semplicità presentano delle lacune che li rendono improponibili.

La tart tatin non è uno di questi, ma ripeto, ha degli accorgimenti che la rendono un pò ostica.

leggerissimamente.

Trattandosi di un dolce al contrario, dove viene un pò difficile controllare la cottura delle mele sotto, molto spesso può succedere di non farle caramellizzare abbastanza e capovolgerla non cotta per bene o troppo cotta.

Funziona meglio con la mela intera oppure sarebbe meglio a spicchi più piccoli?

La risposta , vaga come quella dell’oracolo , è che dipende sempre in primis dal vostro gradimento , perché sebbene io vi dica che il caramello è ambrato assai ed io la preferisco con le mele grosse a metà cosicchè non venga una massa informe; ci sarà sempre qualcuno che avrà da obiettare a riguardo, sostenendo di avere la ricetta originale ed infallibile , direttamente tramandata dalle manine sante di Stephanie Tatin e che prevede la mela sottile , a spicchi, rotonda, quadrata o chissà come;

insomma è sempre tutto giusto ed irrimediabilmente tutto sbagliato.

Addirittura mi si potrebbe obiettare che non è così che si presenta una tart tatin o peggio ancora che richiede troppo tempo per realizzare quella che alla fine è una mela cotta!!

😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆

Che si, è vero, trattasi di una mela cotta, ma a differenza di tutte quelle che ci preparavano mamme e nonne, nelle gelide sere invernali, come panacea a tutti i mali del mondo, è totalmente differente.

Ovviamente, non è proprio facilissima, in questa veste tutta verticale

io, già così , sono complicatissima di mio, figuriamoci poi, se , nella realizzazione della “mela cotta” non cercavo la via più strampalata e tortuosa.

scegliere la via più complicata è sicuramente fastidioso, ma regala soddisfazioni quando ti riesce!!!

E’ doveroso che vi faccia una piccola parentesi sulla nascita di questa torta, altrimenti, ve la presento così , senza nemmeno sapere cos’è esattamente.

la tart tatin e la sua storia 

Nata dalle mani della cuoca Stephanie Tatin, non solo abile cuoca ma anche gestore gestore di un ristorante insieme alla sorella Caroline; cose da pionere dell’imprenditoria, in quel della Francia ottocentesca.

Durante la preparazione di una torta di mele, Stephanie, distrattamente posò le mele sul fondo imburrato e zuccherato di una teglia, ricordandosi solo dopo di mettere il disco di pasta briseè. Al momento che aggiunse la pasta , le mele si erano già in parte caramellizzate, dando alla torta un colore ambrato accattivante; inutile dire che conquistò gli avventori del ristorante Hotel du pin D’Or.

Dando così una lunga tradizione di tart tatin nel ristorante.

Storia a parte, di errori trasformati in successo nel corso della storia ce ne sono a centinaia , se non migliaia.

Anche io nel mio piccolo, ho prodotto da alcuni errori delle meraviglie 😄😄😄😄😄😄😄 ma niente di così storico ed universalmente famoso !!

 

anzi se proprio lo volete sapere, ho interi enciclopedie di errori commessi 🤣 i cosiddetti libri delle cazzate, che se avessi avuto un centesimo per ogni cavolata fatta, a quest’ora sarei ricca sfondata!!!

Ma chi è che non ha un libro del genere stipato nei meandri della propria esperienza? A meno che non siate il Dalai Lama  ognuno di noi , ha almeno un capitolo di cavolate nel proprio bagaglio culturale; ora lasciamo stare, se il bagaglio di alcuni è inevitabilmente più pesante di quello di altri 😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁

Quando ero una giovane adolescente (adesso sono un’adolescente di quarant’anni) ne ho combinate di un pò colorate , la mia mamma più volte alla disperazione ha pensato che non ne sarebbe uscita viva per raccontarlo.

Più o meno è quello che dico adesso mentre sto affrontando la fase di adolescente perennemente insoddisfatta di cerbero e a venire, seguirà quella del bamboccino tra qualche anno.

Io lo so, che alla fine di questo percorso io non sarò la stessa di quando vi è entrata 😁😁😁😁😁😁😁😁😁

a tout court

ritornando alla tart tatin posso solo dirvi che per l’esecuzione di questa versione avrete bisogno di un affettaverdure o di una mandolina abbastanza larga da poterne ricavare le fette lunghe.

L’affettaverdure è una genialata che ho acquistato da tescoma

L’azienda non mi paga per suggerire di acquistare il suo affettaverdure ma io vi lascio lo stesso il link qui

E’ davvero molto utile e ahimè indispensabile per questa ricetta.

Potete altrimenti lasciare le mele tagliate a metà e procedere secondo la ricetta, di certo impiegherete la metà del tempo.

Ma chi bella vuole apparire un pò deve soffrire 😂😂😂😂😂😂😂

la scelta di realizzare questa tart è arrivata insieme ad un omaggio fattomi dall’azienda @melapiù

Le più belle mele fuji che abbia mai assaggiato!!

Croccanti, succose, fresche! La mela perfetta per tutte le preparazioni, dal dolce al salato, la sua versatilità la rende unica, prestandosi davvero in pieno anche a ricette senza cottura.

La melapiù fuji, nasce dall’incrocio di due varietà di mele

«Ralls Janet» e «Red Delicious» con lo scopo di ottenere un frutto più durevole, gustoso e qualitativamente appagante.

Direi che ci sono riusciti in pieno!

VI consiglio di dare un’occhiata alla loro pagina, davvero ricca di spunti ,idee, ricette e storie!

ovviamente vi lascio il link qui.

Grazie @melapiù fuji per il gradito omaggio e adesso vi lascio  la ricetta per poter eseguire la tart tatin .

Su instagram potete trovare  il reel con l’esecuzione della torta.

Grazie per aver letto fin qui.

tart tatin

ingredienti

3 mele fuji io ho usato @melapiù fuji

burro e zucchero q.b per la tortiera

250 gr di farina 00

50 ml di olio di semi

acqua fredda ghiacciata q.b

un’arancia bio

un limone bio

cannella (se di vostro gradimento) a sentimento

3 cucchiai di zucchero per il caramello

procedimento

per prima cosa aiutandoci con l’affettaverdura ottieniamo dei nastri di mela; l’operazione richiede pazienza ma si ottiene un bel nastro di mela che andiamo a spruzzare di limone in modo tale che non annerisca; per una tortiera da 22 cm sono sufficienti 3 mele fuji.

Con delicatezza arrotoliamo la mela in maniera da ottenere un rotolo che andremo a posare in una boule man mano che lo prepariamo.

Finiti nastri di mela, imburriamo e cospargiamo di zucchero una teglia antiaderente da 22 cm di diametro.

Ricaviamo il succo dall’arancia e lo misceliamo insieme alla cannella e la buccia dell’arancia

in una padella antiaderente prepariamo il caramello facendo sciogliere dolcemente 3 cucchiai di zucchero; aiutandosi con un cucchiaio facciamo sciogliere lo zucchero finchè non diventa ambrato.

Versiamo il caramello quando è pronto sul fondo della tortiera, adagiamo con delicatezza il rotolo di mela preparato in precedenza , versiamo adesso su tutto i rotolo il succo d’arancia .

prepariamo adesso la pasta briseè all’olio.

lavoriamo in una boule la farina, l’olio e un pizzico di sale, aggiungiamo acqua fredda ghiacciata quanto basta per ottenere un panetto sodo ed elastico.

Stendiamo su di un piano il disco di briseè e lo bucherelliamo leggermente.

preriscaldare il forno a 180° statico

copriamo il rotolo di mele con il disco di briseè e infiliamo i bordi di pasta all’interno della teglia.

cuociamo all’incirca 45 minuti (ovviamente ogni forno è diverso e la cottura potrebbe variare)

Una volta pronta (la mela dev’essere morbida ma non sfatta) capovolgere la torta su di un piatto da portata, aspettare che si freddi leggermente e cospargere di zucchero a velo.

L’ideale sarebbe servirla con una pallina di gelato alla vaniglia o alla crema, io ho invece optato per una crema di yogurt greco, dolcificato con un cucchiaino di sciroppo d’acero e un paio di cucchiaini di cannella.

Se l’esecuzione della sfoglia di mela vi sembra inapplicabile , potete seguire questo procedimento:

sbucciare 3 mele fuji e tagliarle a metà.

cospargere le mele con il succo del limone per non farle annerire.

Utilizzate una teglia più larga e di conseguenza con il bordo più basso , imburrate e cospargete di zucchero.

preparate a parte un caramello e versatelo nella teglia

adagiatevi le mele , se vi piace potete lo stesso lasciare le mele nell’emulsione di arancia e cannella e poi disporle in teglia.

coprire con il disco di pasta briseè , bucherellate con una forchetta e cuocete in forno preriscaldato all’incirca 50 minuti.

Sfornate e capovolgete il dolce delicatamente.

*note a margine*

vorrei aggiungere una nota alla ricetta che ho appena condiviso.

Innanzitutto , non posseggo la ricetta originale della tart tatin

ma ne ho eseguito una mia versione, sicuramente molto scenografica; i tempi di cottura di questa tart, come di tanti altri dolci da me pubblicati sono sempre da considerarsi relativi ; i forni sono tutti diversi e bisogna fondamentalmente conoscere il proprio forno in modo da poter gestire la cottura.

la riuscita del dolce è chimica e molto spesso no “sicure”

ultimo e non ultimo sono sempre pronta a rispondere ai vari dubbi riguardo l’esecuzione o gli ingredienti e sulle loro variazioni, affinchè il dolce riesca.

Grazie per aver letto fin qui.

enjoy life 🎈

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