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pan pizza con scarola e filetti alici con cappero zarotti

Volevo dire che sto scrivendo da un altro pc, che il mio stamattina si è svegliato col mal di chip e quindi non vuole assolutamente funzionare; ho fatto migliaia di volte control + alt+ canc e sembrerebbe che come soluzione universale non funzioni affatto.

Io però, già non ci vedo perfettamente e per giunta, come tutte le persone , quando devo cambiare certe cose, mi risulta normalmente ostico; non si tratta di cambiare ,chennesò il colore dei capelli 😂😂😂😂😂, ma abituarsi ad una nuova tastiera e capire che questi pocket pc sono veramente pocket e le mie manone non ci vanno affatto!!!!

Ma di necessità virtù, in quanto è venerdì e devo assolutamente mettere fuori questo articolo che manco a dirlo, sono assolutamente in ritardo su tutta la linea temporale della mia esistenza e senza nemmeno applicarmi troppo anche ; ma qui succedono cose tutti i giorni e non riesco a stare dietro a tutto tutto; qualcosa inevitabilmente scivola via.

Questo, sappiatelo , è rivolto in particolar modo a quelli che ti dicono :

MA COME FAI, STAI SEMPRE A CUCINARE

e a quelli che invece stanno lì a guardare cosa fai e poi ti chiedono

MA COSA FAI TUTTO IL GIORNO

tra i due io non so chi è peggio, credetemi, cerco di stilare una classifica , ma rimangono sempre in pari posizione 🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄

Andiamo per gradi, rispondo un dubbio alla volta.

Dunque, effettivamente da quello che metto fuori , sembri che io passi gran parte del mio tempo in cucina, il che è abbastanza veritiero, viste le mie pubblicazioni, ma nonostante sia incredibile a dire e forse anche a credere, questo tempo è abbastanza ristretto ed è per questo che mi ritrovo spesso troppo indietro, secondo i tempi letterali universali di pubblicazioni, indietro con tutte le festività importanti, le ricorrenze; io sono sempre indietro a tutte le tabelle di marcia, proprio perchè nel frattempo preparo, pulisco, fotografo, edito, assaggio e poi arriva qui, su questi schermi, redatto di almeno 1500 parole, perchè c’ho sempre tante cose da dire e ormai non riesco a mettere fuori più il post senza scrivere sul blog , la festività/ricorrenza è già passata; ed è sempre una corsa contro il tempo, contro la nuova moda che non vuoi assolutamente replicare (bastano tre post con la stessa ricetta e se la mia è uguale, ciao addio, vedrà la luce in un altro momento) .

e stai sempre  a cucinare, è un pò si e un pò no, perchè se stai cucinando e lo fai fine a se stesso è un conto, ma se ti parte l’embolo creativo, se si accende la famosa lampadina, allora non puoi non lavorarci vicino finchè non ottieni un risultato accettabile, finchè questa non è come l’hai immaginata .

Ma tra te, la tua idea geniale, la tua mente E LA REALIZZAZIONE DELLA STESSA ci passa davvero un universo e non sempre è tutto come sembra.

L’ho detto più volte che la dedizione e il sacrificio dietro queste quinte è qualcosa che può capire soltanto chi lo esercita costantemente.

essì perchè spesso è brutto ma molto buono

o altrimenti è bello ma non sa di niente

Ma quando si viene a conoscenza di questo?

Dopo, molto dopo.

Quando ci hai lavorato per ore per la realizzazione, l’hai cotto/ fatto riposare, l’hai preparato per la foto ed infine l’hai assaggiato e scopri che è tremendamente da rifare e nun ja fai perchè è tardi e riparti nuovamente il giorno dopo, ma nel frattempo, devi ripristinare la cucina ad un livello di conoscenza anche per gli altri membri della tua casa

tradotto in parole povere:

c’hai da pulì tutto perchè nella tua cucina è appena scoppiata una  bomba

Quando invece mi dicono ma cosa fai tutto il giorno, ipotizzando che non faccia niente  e che stia incollata al divano h24, mi piacerebbe tanto invitare queste persone a vivere un giorno della mia vita.

Già solo la gestione di questa famiglia di strambi , dove ognuno ha le sue caratteristiche di rompimento assoluto, già questo, dovrebbe valermi una medaglia, che poi ho scoperto non riceverò mai per le cose fatte e nemmeno mi daranno il nobel quando i miei figli avranno cinquant’anni (quindi sappiatelo )

a parte il mio lavoro, che svolgo ovviamente nei mesi non riconosciuti come lavoro (cioè d’estate)

oltre alla cucina che non è proprio il mio lavoro ma un hobby che ha fagocita gran parte del mio tempo

si aggiunge soltanto a quello che faccio normalmente, come voi tutti, come andare in palestra, fare da taxi h24 agli abitanti adolescenti di questa casa, supporter psicologico  7/7, pulire, stirare addirittura, accompagnare mia madre dappertutto e soprattutto sorbirmi le sue lamentele e  le sue critiche su quanto sia disordinata  .

Se per caso state pensando a cosa aggiungere mi raccomando siate originali, ci pensa già la mater familia a dirmi che sono :

✅disordinata

✅disorganizzata

✅con la cucina sempre scoppiata

✅in perenne ritardo

E le pentole da lavare, i panni da stendere, le cose da posare , i set fotografici fatti un pò ovunque, le cose sparse in continuo movimento da una finestra all’altra, in un perenne movimento perpetuo, rendono ovviamente l’ordine una cosa alquanto aleatoria;

ed è normale che poi per fare altro, ad un certo punto qualcosa inevitabilmente rimane indietro , ma se siete dei tipi in pace con voi stessi, ci penserete domani

Se invece, la vostra pace non comporta chiudere un occhio sull’attività domestica non svolta, allora siete fregati, non potreste mai fare questo lavoro, a meno che non aveste una donna delle pulizie perennemente con voi.

Io vado sempre per priorità:

L’intervento più importante è sempre la cucina per prima e poi di seguito le altre stanze che , è un dato di fatto, sono sicuramente meno complicate.

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

l’ho pensata anch’io questa cosa delle faccende, quindi tempo fa, ho pensato di assumere una persona che mi aiutasse nelle faccende che non riesco a svolgere io; allora ho detto simpatica, guarda ci sono le ragnatele, dobbiamo toglierle  prima di passare poi l’aspirapolvere; e la tizia mi ha guardato e mi ha detto che avrei potute toglierle prima, che i ragni sarebbero sicuramente diventati mezzo chilo l’uno e che non era certo venuta a combattere i mostri della mia casa.

DISAGIO.

E cosa sei venuta a fare esattamente?

A prendere il tea? a fare due chiacchiere?

E niente , la mia esperienza si è conclusa così come è iniziata.

Ma quello che non finirà mai è invece l’amore per i lievitati, che rispetto alle persone danno sempre più soddisfazione, questo è certo.

Anche se anche loro hanno quei disagi conclamati che li relegano sempre a ostici, ma credetemi, sono veramente la terapia giusta allo scazzo quotidiano.

   

Per la ricetta di aprile in collaborazione con zarotti, mi è venuto fuori questo pan pizza, nato quasi per caso, in un caldissimo giorno di estate ad aprile (che poi ha cambiato subitissimo dopo per un piovosissimo inverno)

Doveva abbracciare semplicità , stagionalità, tradizione.

Dunque per il compleanno del bamboccino (approposito ha compiuto 10 anni eh! quindi sta già diventando un giovane cerbero) avevo intenzione di preparare una bella pizza in teglia , di quelle soffici e bollose da 48 h di lievitazione; nonostante il pochissimo lievito però, il caldo intenso della metà di aprile, mi ha un pò accellerato la lievitazione; già al secondo giro di pieghe si vedeva che non era possibile tirare troppo a lungo la lievitazione. E tirare troppo a lungo avrebbe comportato un impasto fuori maturazione .

E’ nato cos’ questo Pan Pizza golosissimo, pronto in giornata se impastate la mattina e con una farcitura irresistibile che non ne lascerete nemmeno una fetta!

Sono certa che vi convincerò all’istante!

Vi lascio la ricetta, ma prima vi chiedo, siete tipi da chiudere un occhio?

Siete pronti a lasciar andare ?

Vi leggo!

Enjoy life 🎈

pan pizza di scarola con filetti di alice con cappero

ingredienti:

300 gr di farina 0

100 gr di manitoba da farina 0

100 gr di semola rimacinata

8 gr di lievito di birra

20 ml olio di oliva

400 ml di acqua

20 gr di sale

1 cucchiaino di miele

1 cespo di scarola

1 vasetto di alici arrotolate con cappero

Olio d’oliva per le pieghe q.b.

Origano q.b.

procedimento:

Miscelare le farine le farine nella ciotola della planetaria, aggiungere il miele e il lievito spezzettato ed iniziare a lavorare con il gancio.

Aggiungere gradualmente l’acqua e lavorare poco, deve rimanere un impasto slegato.

Aggiungere l’olio e ed in ultimo il sale, lavorare leggermente e trasferite in una boule provvista di coperchio.

Oliate il fondo della ciotola e lasciate l’impasto a riposare venti minuti.

Trascorso il tempo, oliate l’impasto ed eseguite il primo giro di pieghe, tirando la  pasta dalle estremità e ripiegandola su se stessa.

Lasciate riposare per venti minuti.

Ripetete il giro di pieghe per tre volte a distanza di venti minuti uno dall’altro e poi lasciate lievitare fino al raddoppio.

Nel frattempo lavate e tamponate le foglie di scarola.

In una padella capiente rosolate uno spicchio d’aglio con un filo d’olio e un’acciuga sott’olio.

Aggiungete le foglie di scarola e un filo d’acqua per completare la cottura e coprite.

Quando le foglie saranno appassite , togliete il coperchio per farle rimanere verdi brillanti e completate con il sale e completate la cottura.

Togliete lo spicchio d’aglio e tenere da parte

Quando la pasta sarà pronta, su di un piano infarinato  dividete la pasta in due parti; oliate bene il fondo di due teglie e stendete l’impasto spostando le dita dal centro verso l’esterno; lasciate riposare in teglia circa 20 minuti ancora e dopo stendete la pasta fino a raggiungere il bordo.

Preriscaldate il forno a 220 ° gradi con calore dal basso

Condite con le alici con cappero, una spolverata di origano e un filo d’olio abbondante.

Completate con la scarola .

Infornate sulla parte bassa del forno e cuocete fino a doratura del suolo, che dev’essere bella colorata e croccante.

Fate lo stesso con il secondo disco di pasta .

Servite calda.

Grazie per aver letto fin qui, vi ricordo che potete trovarmi su instagram e facebook con tanti contenuti interessanti e video ricette.

Alla prossima ricetta !

 

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