Non sto qui a dire quanti minuti ho, per scrivere questo articolo , cercare di essere meno off topic possibile, mantenendo il focus sulla ricetta e contemporaneamente completare tre, quattro lavori che ho iniziato (parliamo sempre di ricette) il mio lavoro che è partito alla grande e due tremila cose che sto organizzando per la prima comunione del bamboccino.
Sono già stanca, tutto questo fare e correre sinceramente mi ha già interrotto le sinapsi 😆😆😆😆😆😆😆 e sto vedendo in che modo di recuperare qualche ora in più, non lo so , magari se rallentiamo un pò il pianeta , dite che riesco a recuperare qualche minuto?
😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
disorganizzazione a parte , trovo veramente difficile certe volte riuscire a fare tutto quello che mi sono prefissata, ma non crediate sia solo per la mia indicibile procrastineria di cui sono dotata dalla nascita come super potere , no, non solo, ma anche per una serie di imprevisti che non fanno che stare li, all’angolo ad aspettare che io mi metta in moto; è un pò come le leggi di murphy tutte insieme o lo scazzo universale solo per darti fastidio.
vi do qualche esempio di quello che accade, un giorno a caso:
prendi due appuntamenti , con un certo range tra uno e l’altro , parliamo di ore, non di millisecondi e il primo si conclude mezz’ora dopo l’inizio del secondo appuntamento 😁😁😁😁😁😁😁😁 perchè una serie di imprevisti fastidiosi si sono autocreati nel corso dell’appuntamento
stai guidando e sei in un marginale ritardo, robe che ti congratuli con te stessa di non aver impiegato la solita mezz’ora di default, cioè, ti senti quasi una divinità nel tuo quasi non ritardo , ed è ovvio che trovi tre betoniere , ovviamente cariche, il furgone lungo sedici metri e l’anziano con la panda, col braccio fuori mentre fischietta una canzone, CON TUTTA CALMA.
Stai preparando un impasto , monti il gancio che ti occorre e ti accorgi che il pirulino che incalza è scomparso nel vuoto cosmico e ti serve un perno nuovo, che hai, bello e lucente ma che non puoi svitare a meno che non sei un tornitore dell’ilva 😒😒😒😒😒😒😒
Questi sono degli esempi banalissimi di quelli che sono una serie di imprevisti che si incrociano tra me e il destino al compiersi delle cose.
Ora, se io fossi una pignola-organizzata probabilmente basterebbe poco per districarsi da questi disagi ( anche se sul perno della frusta non so , è stato veramente un’impresa sostituirlo) ma poichè non lo sono e nella mia vita i disagi l’hanno fatta sempre da padrone 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 diciamo che ho una certa abitudine a superarli.
Anche cose difficilissime, che credevo veramente di non riuscire a risolvere e che invece , inaspettatamente , sono riuscita a riportare in carreggiata.
Con fatica eh, non crediate che sia facile vivere sempre borderline!
A questa cosa dovete essere abituati, pronti, altrimenti lasciate stare, che vi viene la tachicardia!!!
🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄
Alle mie follie quotidiane si aggiungono quelle acquisite, i classici emboli creativi che quest’anno ho riservato in buona parte per la realizzazione dello sweet table per la comunione del bamboccino.
In tutto questo , tra lavoro, famiglia, tempi di produzione , fotografie, editing, ricette, pulizie, rimane anche qualche minuto libero per fare altro, in genere concentrati in quei sette otto minuti prima di cadere in un profondissimo sonno ristoratore o come lo chiamo io , stato di premorte.
Dedicare il tempo che è sempre tanto tiranno alle cose importanti è quello che dovrei fare, in realtà è quello che dovremmo fare tutti .Ed io che non sono brava nei calcoli e nell’organizzazione è chiaro che da qualche parte fallisce qualcosa; imparare a dare le priorità è l’unico modo per uscirne quasi integri, per il resto posso dire che è solo una questione di fortuna.
Eppure , nonostante mi impegni a fare tutto quello che posso, accontentare tutti, andare avanti e indietro talmente tante volte da sentirmi disorientata come una trottola, sento attorno a me un’infelicità come se non fosse tutto abbastanza; in fondo potevo starmene panciolle al sole e andate ad arrangiarvi tutti e invece no, ma la vera domanda è :
Ma alla fine sarei stata davvero in panciolle al sole???
Non credo proprio!
Ci sono poi, in tutto questo fare, dire, baciare ,lettere e testamento 😂😂😂 quei momenti di scazzo totale che non vuoi pensare a niente ma che all’improvviso ti ricordi che OH MEU DEU non ho preparato niente per cena; ma tu cucini sempre, mi dicono., tu stai sempre dietro una cucina, non è possibile che non hai la cena.
E’ vero solo in parte, perchè si è vero che cucino per molte ore, ma è vero anche che ci sono giorni che no ho niente in programma e che magari ho lavorato tutto il giorno e alla cena non ci ho pensato;
io che non ho pensato alla cena è una cosa che non si può sentire e certe volte giuro, cadrei facilmente nel delivery o nei più semplici bastoncini findus o nell’ancora più wild and free fried egg, al secolo l’uovo fritto, se non fosse che non puoi , per tante ragioni, ma la prima è il rifiuto psicologico di te stessa, tu proprio tu, non puoi non avere idee per la cena.
E così, quando si è in carenza di volontà , idee, varie ed eventuali, cerchi l’idea fantastica che ti svolti l’esistenza e soprattutto che ti liberi da questa empasse pazzesca delle 19,30 e che in meno di mezz’ora, arriveranno gli abitanti della casa, come zombie, a chiedere cibo.
Vogliamo la cena! Cos’hai preparato?
E qui non abbiamo avventori da mangio uno yogurt e via, no, qui ci vogliono solide certezze , altrimenti che cena è? siamo forse a dieta?
🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣
Immaginate quando non ci sono i fuochi accesi e nessuna pentola , li ho visti nel panico guardarsi l’un l’altro e chiedersi ma mamma non hai cucinato stasera?
i più furbi qui, avevano già imbracciato i telefoni per rivolgersi a santa nonna riparatrice 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 prontissimi con la lamentela :nonna corri, qui non c’è niente da mangiare ! 😆😆😆😆
qualcuno invece stava già pescando un’insalato dal frigo , nella speranza di accoppiare qualcosa di commestibile che non sia veramente la tristezza assoluta e li ho visti guardarmi con lo sguardo attonito di chi non ha capito perchè mai gli è stata data questa punizione.
E’ stato divertente! 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
Soprattutto quando le loro espressioni di panico si sono sollevate alla vista dei cartocci fumanti che uscivano dal forno!
Vi dico che il premio oscar del salvacena va al salmone in olio d’oliva zarotti, conservato nella sua elegante lattina verde oliva, è uno di quei prodotti all purpose, che va bene con tutto , che sta bene con tutto, ma che può essere gustato anche così, in purezza.
Diciamo che in dispensa non può mancare, è come il tubino nero, che sta lì, ma che salva tutte quelle situazioni incresciose 😂😂😂😂😂 insomma, una risorsa bella e buona !
di certo può avvalersi di una super versatilità in ogni piatto e salvarvi anche le insalate più tristi, dallo scazzo da cucina, dal ritardo catatonico che non vi ha permesso di anticiparvi la cena.
Insomma una vera e propria manna dal cielo!
Vale tante ricette e più suggerimenti, che sicuramente proporrò in seguito, intanto vi lascio la ricetta di questo cartoccio che sicuramente ne vale la realizzazione!
Vi lascio la ricetta ma prima vi chiedo : siete da cena all’ultimo minuto ?
Enjoy life 🎈
cartoccio croccante con salmone all’olio d’oliva zarotti e ciliegie
ingredienti:
1 confezione di salmone all’olio d’oliva zarotti
4/5 fette di pane casereccio
olio, sale, pepe, timo
400 gr di asparagi
due cucchiai di olive taggiasche
una manciata di ciliegie snocciolate
procedimento:
tagliamo il pane a dadi grossi, lo condiamo con sale ,olio, pepe, timo (in alternativa potete usare tutti gli odori che vi piacciono) e lo mettiamo a bruscare in forno a 200 ° gradi ventilato per circa una decina di minuti; deve essere bello croccante .
Puliamo gli asparagi e li sbollentiamo per circa cinque minuti in acqua bollente, devono rimane “croccanti”
bagnamo due fogli di carta forno , li strizziamo e li stendiamo asciugandoli leggermente;
sul fondo dei gli mettiamo il pane , uno strato di asparagi, le olive taggiasche ed infine metà del trancio di salmone sgocciolato dal suo olio di conservazione; completiamo con le ciliegie snocciolate.
Condiamo con un generoso giro di olio , sale, timo e rosmarino, una spuzzata di limone e un goccio d’acqua per far si che si cuocia correttamente.
Completiamo anche il secondo cartoccio con il resto degli ingredienti.
Chiudete i cartocci con uno spago e posizionateli in teglia e cuocete in forno preriscaldato statico a 190° per 20/25 minuti.
Una volta pronti, far intiepidire leggerissimamente e servire.
Et voilà, la vostra cena è pronta in meno di un’ora servirete un piatto sfizioso e davvero delizioso!
Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta !
😉