Lievitati Dolci

panfrutto alle albicocche

in tanti anni di lavoro nel settore ricettivo di ogni tipo e di ogni livello, ho avuto a che fare con molteplici personalità e posso confermare con una certa sicurezza (ma questo ovviamente non ne fa un dato scientifico attenzione!) che le clientele appartengono per caratteristiche e peculiarità della nazione di origine;

ovviamente tutto ciò ,preso con le dovute cautele e senza fare come sempre di tutta un’erba un fascio, tanto per citare un classicismo che piacerebbe tanto alla mater familia 😂😂😂

E così, su due piedi, se dovessi fare una descrizione potrei dire

che noi italiani siamo i clienti più difficili al mondo ,ad esempio , 😅😅😅😅😅😅😅😅😅

gli irlandesi sono i più casinisti, che cantano e bevono sempre come se non ci fosse un domani e il giorno dopo li vedi belli freschi come se avesse bevuto un altro al posto loro.

invidiabili 😁

Gli inglesi sono quelli più innamorati, ti mostrano i tramonti fotografati in centodieci scatti diversi, ottocento volte l’immagine del sole , della spiaggia e gli piace mangiare.

gin, gin tonic lemon gin e birra nastro azzurro sono le scelte ineccepibili , li riconosci dalla camicie a quadri e sandali di gomma , mentre le ragazze sono per buona parte sottilissime, bianchissime e vagamente somiglianti alle venere di botticelli

fantastici 😊

i francesi li riconosci subito, sono quelli che si esprimono a gesti, fermamente opposti ad imparare mezza parola di italiano e nemmeno mezza di inglese.

je ne parle que francais. ma no? veramente?

🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄

i tedeschi invece sono riservati e precisi; è risaputa al mondo la loro precisione tutta teutonica , l’estrema riservatezza e la necessità di parlarti solo quando è strettamente necessario.

in genere per chiederti cose funzionali e strettamente utili.

spesa, fame, pizza.

o per dirti di cosa hanno bisogno.

Con il popolo di Germania ho avuto un rapporto più lungo, avendoli avuti come clienti in tutte le strutture presso la quale ho lavorato ed ho avuto modo di imparare molte cose circa la loro precisione; perchè se tu dici che  — Carlo kommt sofort– (carlo arriva subito)e — carlo  kommt nicht sofort–(cioè non è arrivato subito, ma all’italiana quando gli è sembrato più opportuno 😅)il tedesco si arrabbia assai , perché tu gli hai detto subito , che subito è uguale a subito, non c’è un subito nella traduzione tedesca che sia un subito uguale a quello del cilento.

🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄

che poi , io e loro, abitiamo proprio su  pianeti diversi, ché è risaputo la mia ineccepibile proprietà cognitiva riguardo la puntualità , altamente inesistente e che soprattutto faccio i salti mortali per cercare di essere puntuale ma chennesò cosa succede 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂 non lo sono praticamente mai 🙄🙄🙄🙄🙄🙄🙄

un’altra caratteristica degli ospiti di teutonica origine è l’incredibile aplomb e la riservatezza;

quando lavoravo in campeggio, mi è capitato più volte di recuperare bambini  nel camping , trovati a gattonare felici mentre genitori ignari bevevano tranquillamente al bar;

e mentre io li cercavo co sto bimbo in braccio, zozzo di terra , loro beati mi hanno detto che non c’era bisogno di andarlo a prendere, ma grazie oh!

e quando ho visto che portavano i figli più piccoli al guinzaglio, non avevo ancora capito di quanto fossero intelligenti, mentre in quel momento senza prole, ho pensato che fossero addirittura crudeli 😂😂😂😂😂😂😂😂🤣🤣🤣

e invece quando ho avuto i figli e sguisciavano dappertutto, soprattutto il bamboccino , ho ritrattato sulla loro intelligenza ed in un attimo ho capito quanto fossero dei geni !!!

tanto da farmi dire  quanto avrei desiderato un guinzaglio anch’io!

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

in ultimo la riservatezza e la conservazione delle loro abitudini sono più o meno le caratteristiche salienti .

ma le regole sono sempre confermate dall’eccezione ed io,  ho beccato l’unica tedesca esistente  al mondo che parla di continuo, che sta perennemente davanti alla mia porta e che non posso passare davanti alla sua , altrimenti mi blocca per almeno venti minuti 😁😁😁😁😁😁😁😁

nulla togliere alla mia simpaticissima ospite , ma dove è finita la teutonica riservatezza ?   la  severità gutturale delle loro parole?

dove sono questi alemanni severi  avventori da bar, sorridenti solo tra di loro coi loro boccali sempre pieni, il cappuccino onnipresente, le birkenstock coi calzini;

perchè sì , diciamolo, mò facciamo i fighi anche noi, sdoganando le ciabatte everywhere, col calzino bianco stile giocatore di padel, ma non dimentichiamoci di quando li avvistavi da lontano coi pantaloni kaki, il cappellino da marinaretto e l’immancabile calzino nella ciabatta, sapevi esattamente di chi si trattava, anche se eri abbastanza cieco da non vedere oltre un palmo dal tuo naso 😂😂😂😂😂

Probabilmente ne siamo stati sempre invidiosi , chi lo sa, perché magari non ci piaceva il calzino nello zoccolo di legno dr.schulz 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

La mia cara ospite, gioviale e allegra, alle sette del mattino fa le video chiamate alla figlia per farle vedere il mio gatto fufetto , ma potrebbe andare tutto benissimo se non fosse davanti la mia porta .ecco.

la ritrovo alla finestra della cucina che cerca di capire dove sono e mentre io mi defilo silenziosamente sfilando velocemente in giardino, la vedo salutare da lontano, ondeggiando le braccia per aiutarsi a farsi vedere meglio!

😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆

Del resto l’open garden è rischioso perchè non si capiscono i confini tra i miei e i loro spazi e probabilmente dovrei optare per una separazione più definitiva, ma in tutta sincerità non mi va di definire confini.

mi piace l’idea di libertà, di spazi aperti, dove ci sono solo le piante a fare da cornice a tutto questo, perdere lo sguardo e lasciarsi andare al relax.

❤❤❤❤❤❤❤❤

in questa settimana, nonostante la presenza fissa di marghrethe che per un motivo o per un altro è diventata quasi una di casa  😏😏😏, ieri l’ho chiamata io consapevole che mi sarebbe costata almeno mezz’ora di spiegazioni su chissà quale argomento o la visita guidata nella casa che sua figlia sta costruendo a ridosso di un bosco a Stoccarda per la centesima volta, ma fa niente;

le ho mostrato il mio generoso albero di albicocche , carico di frutti arancioni è rimasta a contemplarlo per qualche minuto .

Mi ha chiesto se potesse assaggiare un frutto , ma io l’avevo dato per scontato che potesse😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

abbiamo raccolto un pò di albicocche e fatto altre quattro cinquemila chiacchiere , le ho detto di voler provare a fare una brioche con le albicocche nell’impasto e mi ha guardato come se fossi un pò pazza. .😅😅😅😅😅😅

mi sarebbe venuto da dirle benvenuta nel club, ma non c’avevo voglia di fare lunghe divagazioni, per lo più in inglese e spiegare di quanto sia folle normalmente e che nei casi di un lievitato questa follia diventa acuta 😆😆😆😆

il panfrutto

 

volevo fare un lievitato dolce con il mio byron anche per sfatare il mito che  si potesse  fare solo pizza e pane; ho fatto varie prove di dolci e non me ne è piaciuta assolutamente nessuna tanto da credere che probabilmente non fosse adatto ai dolci.

e invece no, ci vuole solamente un approccio diverso, fatto di pazienza e di tempi di maturazione lunghi , come solo un lievito madre sa fare.

Ma sono rimasta ancora cauta, dopo l’exploit  fallito delle colombe , non me la sono sentita di partire con grandi cose, ma questo panfrutto mi sconfiferava parecchio.

insomma, come sempre mi sono buttata senza paracadute, anche perchè l’inserimento delle albicocche fresche poteva compromettere tutto o dare il tocco in più.

effettivamente hanno dato molta morbidezza ed idratazione , pertanto se dovesse spaventarvi un impasto molto idratato potete ometterle oppure utilizzarle come ripieno insieme ai cramberries e al cioccolato fondente.

se non siete portati per il lievito madre e volete lo stesso una brioche soffice e golosa con  l.d.b., la potete trovate qui

panfrutto alle albicocche

370 gr di farina 0 (io selezione casillo)

2 uova

100 ml latte tiepido

150 gr di lievito madre rinfrescato e al raddoppio

5 albicocche

1 cucchiaio di zucchero di canna

1 cucchiaio di rhum

50 gr di zucchero di canna

50 gr di zucchero bianco

50 gr di burro morbido

100 gr di cramberries

50 gr gocce di cioccolato fondente

20 gr di gocce di cioccolato bianco (facoltative)

arancia candita tritata finemente secondo il vostro gusto io ne ho tritate due finemente

1 cucchiaio di essenza di vaniglia

procedimento

lavare delicatamente le albicocche e snocciolarle, riscaldare una padella antiaderente, versare il cucchiaio di zucchero di canna e adagiarle sullo zucchero, far cuocere qualche minuto e sfumare con il rhum, continuare  per qualche minuto ancora la cottura , spegnere il fuoco e tenere da parte, trasferendole in un piatto a raffreddare.

impasto

in planetaria le farine , i due zuccheri e il lievito sciolto nel latte tiepido. iniziare a lavorare con la foglia k , aggiungere le uova uno alla volta e gli aromi (arancia e vaniglia)

iniziare a far prendere consistenza all’impasto ed aggiungere le albicocche raffreddate; a questo punto il vostro impasto sembrerà slegato, ma continuate a lavorare senza preoccuparvi troppo di incordare.

Quando l’impasto è elastico e ben lavorato, aggiungere il burro morbido , quando avete inserito tutto il burro riprendere l’incordatura ed aggiungere i cramberries , le gocce di cioccolato  ed in ultimo il sale.

L’impasto potrebbe sembrare molle e poco consistente, in realtà è solo molto idratato. trasferire in una boule leggermente unta e far rilassare qualche minuto.

Procedere con una serie di pieghe (circa tre) ogni 20 minuti, dopodichè dopo l’ultima piega trasferire in frigorifero tutta la notte.

il giorno dopo tirate fuori l’impasto dal frigo e lasciatelo ambientarsi a t° ambiente,

 

 

    quando è pronto si capisce dalle bolle in superficie.

Posizionare un  foglio di carta forno in uno stampo da plumcake, suddividere l’impasto in tre parti.

Pirlare ogni pezzo di impasto allargandolo e poi richiundendolo formando una palletta bella tirata che posizionerete nello stampo.

porre a lievitare in forno spento per un’altra ora o fino al raddoppio; quando è pronto, accendere il forno a 190° ventilato

spennellare con tuorlo e latte

Quando il forno è pronto infornare il panfrutto e cuocere per circa 30 minuti.

ovviamente fidatevi sempre del vostro forno e fate la prova stecchino.

sfornare su di una gratella e consumare come volete.

io lo conservo in frigo in una bustina trasparente affettato o intero e ne riscaldo la quantità che desidero su di una piccola piastra .

Mi piace la sua consistenza fruttata e profumata e una volta riscaldato per pochi secondi sprigiona nuovamente tutti i suoi aromi .

devo essere sincera mi ha fatto felice la sua riuscita , provatelo e non lo lascerete mai più!

Grazie per aver letto fin qui e grazie per sostenermi con un semplice cuoricino ❤

scrivetemi se avete domande e non dimenticate che potete trovarmi su instagram dove troverete tanti video ricette e su facebook  sempre come la casa di zucchero e lavanda.

enjoy life 🎈

 

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