Ricette

torta di compleanno

Happy birthday to me !

Storie di compleanni, torte e  piccole filosofie quotidiane.

E oggi che compio un anno in più, vorrei veramente sapere come rimanere :

giovane per sempre,

magra per sempre ( come lo ero dieci anni fa )

felice per sempre

E invece nessuna delle tre.

Non le voglio sapere ste cose, mi interessano ma sempre con una certa relatività, in quanto non possiamo certo fermare gli anni su di un viso che non invecchia mai ma che invecchia tutto il resto attorno e nemmeno rimanere magri per sempre, soprattutto per quelli come me e che magri lo sono solo se smontano la cucina, come avrebbe detto Funari. 😁😁😁😁😁😁😁😁😁

E sulla felicità non fatevi maestri, è talmente difficile constatare che siamo felici nel momento stesso in cui lo siamo che diviene sempre più complicato riconoscerlo dopo, dopo quei momenti insomma.

E allora cosa desiderare se non farsi i capelli rosa, un altro tatuaggio, un viaggio esotico o chennesò arrivare in anticipo ad un appuntamento senza essere sempre affannata con la lingua di fuori?

ovviamente escludendo come già espressi i soliti e noti la salute, la pace nel mondo, la libertà per l’africa, uguaglianza, egalitè e la super abusata inclusione per tutti, i desideri di oggi sono  terra terra, semplici ,alla portata di tutti.

Quindi qualche riga mancante sul volto (anche se sono d’espressione), un giro in meno sul jelly belly, l’orologio puntato sull’ora locale o non sul fuso orario di tokio.

Desideri semplici da non richiedere la caduta di tutto il firmamento ⭐🌟⭐🌟⭐🌟

In fondo i compleanni sono li a ricordarci che quel giorno è nostro , che domani sarà già trascorso e quindi bisogna vivere il momento.

Fatalista? abbastanza.

Ho imparato una strana lezione , proprio negli ultimi anni, che il passato anche se ritorna, non sarà mai lo stesso e che se non hai vissuto il momento, difficilmente questo ritornerà nelle stesse vesti; questa è la storia del famoso treno che passa una volta soltanto, ma non è così, di treni ne passano a centinaia, è la loro destinazione elettiva che cambia, il vostro sguardo non sarà oggi lo stesso di ieri e nemmanco per sogno quello di domani.

Impercettibilmente sono già cambiate le ore e la luce e non state guardando nemmeno lo stesso tramonto di ieri, figuratevi se riuscireste a percepire l’emozione che è stata.

Ne proveremo certamente una nuova, nella sua nuova luce .

Eppure ricordiamo tutto, per filo e per segno e  ripercorriamo mentalmente i gesti e le parole dette.

Ma assomiglieranno ad un grande deja vù, mentre nuove emozioni si staranno già preparando all’orizzonte.

E’ la vita. Cambia  sembrando sempre uguale, mentre in realtà è cambiato già tutto.

Oltretutto , senza voler per forza cadere nella filosofia spicciola , non sono una che ipoteca troppo il futuro , probabilmente può essere annoverato tra i difetti 😄 e generalmente quei quattro programmi che faccio non superano il week end in quanto è inevitabile , quanto tu più programmi, più le cose andranno diversamente!!!

E’ sicuramente una delle leggi di Murphy ed io lo so perfettamente,  giacchè non sono capace di programmare cose che poi inevitabilmente disattendo e anche quando  ci metto tutto l’impegno, puntualmente succede qualcosa a rompere i programmi.

In questi giorni ho avuto tanti pensieri, in questo mese se non proprio in questo anno e l’arrivo del mio compleanno ha segnato un anno in più sulla carta di identità, ma sinceramente , non nella mia testa.

Ho addirittura  chiesto a mia madre se per caso non si fosse sbagliata e mi avesse registrato dieci anni prima della mia nascita 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

diciamolo, io questa età non me la sento affatto! Eh ma la santissima matriarca, insiste nel dire che l’anno è proprio quello  e che è questa l’età che ho!

Grazie madre, non mentire mai una volta eh! 🙄🙄🙄🙄

E quindi niente, ho dovuto accettare mio malgrado il discorso sugli anni e consolarmi sul fatto che anche se c’ho un’età che si mantiene ancora con il quattro davanti, sappiate che moralmente me ne sento esattamente la metà !!!!!

A parte qualche pensiero , mi sento pronta oggi più che a diciotto per compiere l’ennesima cazzata, se non fosse che ogni tanto penso che ho dei figli 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣 e quindi mi viene il dubbio che un giorno potrebbe ritorcersi tutto contro di me!

Questa storia dei compleanni tuttavia qualche volta segna troppo, troppi passi, troppi pensieri troppe responsabilità tanto da ritrovarmi  a fare un pensamento sul poter tornare indietro.

Ma lo so bene che indietro non ci tornerei mai (anche se mai dire mai) e che in fin dei conti di pagine ne stiamo scrivendo e ne abbiamo scritte e ne scriveremo , sempre se il karma o l’universo o non lo so chi è che decide, lasci che questo avvenga.

Oggi non è più il mio compleanno ed è già domenica, avrei voluto tanto che uscisse il 14 , ma come sempre accade, la vita converge  talmente tanto che penso sia inesorabile trovarsi ingarbugliata da qualche parte. E ca va sans dire, è successo inevitabilmente anche questa volta.

Troppe cose , tutte insieme ; un’altra brava avrebbe scritto questo post qualche mese prima e fatto uscire in tempo, ma stiamo parlando di altre, mica di me medesima, che non riesco a programmare le unghie figuriamoci un intero articolo!!!

E volevo chiudere con un ultima riflessione sui compleanni che non sempre sono tutta questa gioia, ma che , non sono questi grandi funerali.

Ci ricordano gli anni che abbiamo e che sicuramente non sono mai quelli che vorremmo o che  dimostriamo ma come diceva il mio papà, l’età è solo un dato anagrafico, l’importante è quello che ci sentiamo dentro veramente.

E se un giorno ci sentiamo giù  ( e ce ne saranno di giorni turpi, neri, tristi, aggressivi, turbolenti) e ci sentiremo cento anni , ci saranno giorni felici ( e lì, lì la riconoscerete la felicità!) che trascorreranno veloci  come il vento , lievi come i petali di un mandorlo e che saranno pieni di sorrisi e risate.

E fateci caso , quando siete felici trascorre tutto in pochi attimi, sorridete, vi abbracciate ed è già domani.

🍰🍰🍰🍰🍰🍰🍰

Il 17 marzo si festeggia anche la giornata mondiale delle torte, spero di riuscire a concludere questo articolo prima delle ore 00 e farvelo arrivare finalmente sul blog e anche se non avrà più senso festeggiare me e la giornata mondiale delle torte, posso dire almeno di averci provato!

La vedo difficile ma sappiate che ce la sto mettendo tutta.

Come base per questa torta ho utilizzato la più classica delle basi della pasticceria, il pan di spagna.

nato dalle mani di un pasticcere italiano di nome Giovanbattista Cabona, in origine era chiamato pasta genovese, proprio in onore del suo creatore ed in seguito ad alcune modifiche che lo hanno reso più leggero ,il nome venne mutato in pan di spagna per onorare la corte spagnola (fonte web)

qualunque sia la storia del pan di spagna è di certo una delle basi più utilizzate per le torte .

Leggero e con una personalità delicata gustato a vuoto, diventa la base perfetta per ogni tipo di farcitura e bagna.

Va necessariamente bagnato altrimenti la consistenza asciutta insieme alle creme lo renderebbero un mattone.

Chiaramente non voglio certo farvi una noiosissima lezione sul pan di spagna e se è giusto o meno utilizzarlo , anche perchè ci sono altre varianti di certo più sode e consistenti come la victoria sponge cake oppure l’utilizzo di basi come torte che però prevedono al loro interno dei grassi come burro od olio che ne cambiano, ovviamente, completamente la consistenza.

In questo caso specifico ho utilizzato la ricetta base , mentre altre volte ho utilizzato invece la ricetta di mia nonna, che prevede l’aggiunta di acqua calda alla montata di tuorli e zucchero nello stesso numero delle uova e dei cucchiai di zucchero e farina.

     

Il risultato è una torta spugnosa e più friabile.

vi dico già che non avallerò L’eterna dicotomia sull’utilizzo del lievito nella massa montata 

è noto che qui le acque si dividono in maniera decisamente agguerrita dividendosi tra guelfi utilizzatori dell’agente lievitante e ghibellini che ne vietano categoricamente l’uso.

La pasticceria è chimica, lo dice sempre il Maestro Massari e la lievitazione del pan di spagna avviene a causa dell’aria inglobata durante la montata; io vi dico la mia, così non si offende nessuno:

potete usarlo e sentirvi più sicuri del risultato e potete non usarlo e verrà bene lo stesso.

In alternativa potreste aggiungere bicarbonato di sodio (la punta di un cucchiaino ) alla farina oppure aggiungere il cremor tartaro agli albumi, agendo da stabilizzante e mantenendo quindi il volume della montata.

Del resto è i principio della chiffon cake ( che approposito trovate qui  e qui )

e viene sempre benissimo.

Adesso che abbiamo chiarito qualche concetto base , posso lasciarvi la ricetta della torta di compleanno, vi lascio anche delle idee di decorazione.

Enjoy life 🎈

pan di spagna

per una teglia da 22 cm per 10 persone

5 uova

150 gr di zucchero

150 gr di farina

la buccia di un limone

oppure 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

oppure i semini di una bacca di vaniglia

o la buccia grattugiata di un’arancia

Per prima cosa prepariamo la teglia imburrando o infarinando accuratamente lo stampo oppure imburrando i lati e il fondo e ritagliare accuratamente la carta ricoprendolo per bene.

Separate le uova che non devono essere assolutamente fredde.Se le tenete in frigo tiratele fuori un paio d’ore prima.

Gli albumi vanno montati separatamente a neve ferma e in una ciotola perfettamente pulita e sgrassata.

Montate a neve ben ferma e tenete da parte.

Montate i tuorli con lo zucchero e l’aroma scelto fino ad ottenere il triplo del volume iniziale.

Ci vorranno all’incirca venti minuti di lavoro.

Quando la massa è bella spumosa e triplicata, setacciare sulla massa la farina e amalgamare con una spatola in modo da inglobare bene le polveri senza formare grumi.

aggiungere in ultimo gli albumi gradualmente in modo da non smontare il composto.

Versate il composto nella teglia e cuocete in forno già caldo a 170 ° per circa 40 minuti.

Fate sempre la prova stecchino.

Una volta pronto capovolgetelo su di una gratella a raffreddare.

Crema pasticcera aromatizzata al limone

4 tuorli

200 gr di zucchero

la buccia di un limone biologico

10 ml di succo di limone

70 gr di amido di mais

50 gr di burro

500 ml di latte

200 gr di panna fresca

procedimento:

scaldare il latte con la buccia di limone , quando sfiora il bollore, chiudere la fiamma e coprire con un coperchio e lasciare in infusione un’ora abbondante.

Trascorsa il tempo, montare i tuorli con lo zucchero .Io utilizzo un cucchiaio di legno e mescolo energicamente fino a quando è diventato giallino chiaro e lo zucchero si è sciolto.

Setacciare l’amido sui tuorli e mescolare in modo tale da incorporarlo senza fare grumi.

Aggiungere un mestolo di latte e diluire il tutto, quando la crema si sarà sciolta , aggiungere il resto del latte e portare sul fornello, a fiamma media e mescolare per non farla attaccare, quando la crema velerà il cucchiaio è pronta.

Aggiungere il succo di limone e il burro, incorporarli alla crema e versarla in una teglia di vetro, livellandola, per farla raffreddare.

Una volta fredda , lavorarla nuovamente con il cucchiaio ed aggiungere la panna fresca, montata con poco zucchero a velo ed incorporarla alla crema.

Tenere da parte fino all’utilizzo.

bagna al limone:

la buccia di un limone biologico

80 gr di zucchero

250 gr di acqua

Sobbollire insieme tutti gli ingredienti; quando l’acqua sarà diventata gialla e lo zucchero sarà completamente sciolto, chiudere la fiamma e far raffreddare.

composizione del dolce:

Tagliare in tre dischi il pan di spagna utilizzando un coltello seghettato.

Il trucco per un taglio deciso e preciso consiste nel far riposare quanto più possibile il pan di spagna; in genere lo preparo il giorno prima, in alternativa, dopo il raffreddamento lasciatelo in frigo qualche ora.

Ponete il primo disco su di un piatto di servizio e bagnatelo leggermente.

La quantità di bagna è sempre da rapportare all’altezza della torta, se lo strato è molto alto, conviene bagnarlo in più, soprattutto sui bordi che risultano sempre secchi e asciutti.

Con una spatola versate la crema che deve avere lo stesso spessore della torta.

3 cm di disco equivalgono a 3 cm di farcia, in questo modo avrete una fetta ben distribuita tra crema e pan di spagna.

Completate con i dischi rimanenti .

Stuccate leggermente la vostra torta e ponetela in frigo a rassodare.

A questo punto decidete come decorarla.

Vi lascio alcuni spunti di decorazione , io la mia l’ho decorata con semplice panna e creato dei decori di fiori con panna colorata.

   

Una volta pronta, tenete la torta in frigo fino al momento di servire.

Le torte farcite se hanno tempo di riposare sono più buone, pertanto anticipatevi sulla preparazione e avrete un prodotto davvero perfetto nel gusto e anche nella decorazione se doveste scegliere qualcosa di complesso.

Spero di esservi stata d’aiuto e se vi è piaciuta la mia idea , lasciate un ❤ a supporto del mio lavoro.

Grazie per aver letto fin qui.

Alla prossima ricetta 😉

 

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