CrostateRicette

crostata con frangipane e confettura di fragole

Quando è stata distribuita la capacità di stare in silenzio, io ero in ritardo come al solito. Sicuramente ero da qualche parte a chiacchierare.

“chiacchierare.

parlare.

intrattenere.”

molto spesso veniamo classificati come logorroici.

Molto spesso, io stessa mi definisco logorroica cronica. 😉

questo parlare, raccontare, esprimersi attraverso i gesti, i movimenti, certe volte mi crea delle difficoltà enormi; immaginate qualcuno che non ha voglia di parlare, che se ne sta, silenzioso per i fatti suoi, ed incappa in me. che pure mi sto facendo i fatti miei, ma siccome ho l’abilità di attaccare bottone anche con i muri, succede che magari parlo con questo “sfortunato” che voleva solo starsene pe i fatti suoi.

Nel mio lavoro , dove si parla per un bel pò nella fase di accoglienza degli ospiti , il dover parlare e spiegare è di certo una caratteristica salvatrice:

dalla serie <più spieghi prima, meno dovrai spiegare dopo>

ovviamente non è una scienza esatta, ma nella maggior parte dei casi funziona.

da cosa sia dettata tutta questa voglia di esprimersi a tutti i costi , non lo so. perchè uno dovrebbe stare in silenzio ,piuttosto che parlare, oppure parlare piuttosto che stare in silenzio è secondo me una pura questione genetica.

Noi chiacchieroni, che siamo predisposti alla socializzazione, che parliamo coi muri e ci facciamo rispondere anche, interrogando noi stessi e le pietre, come oracoli, sfinedo di parole il povero malcapitato/ a /i siamo quelli bistrattati peggio di quanto bistratti io i cosiddetti  muti, pungiball preferito di coloro che non fanno che dire .”mamma quanto parli”

Non è carino da dire. E’ DA MALEDUCATI

ci sono tanti modi per evitare che qualcuno vi parli di continuo:

se siete seduti vicino, alzatevi e cercate un altro posto; inventate una scusa, scappate al bagno.

quando tornerete , troverete che avrà impegnato qualcun altro.

se non potete alzarvi e cambiare posto, prendete il cellulare e fate finta di scrivere un qualcosa

<<scusami , ho due ,trecento faccende di lavoro da sbrigare al cellulare>>

fa niente se poi state facendo il giochino della fattoria o leggendo un pò di gossip su facebook.

ad una festa, potete allontanarvi per prendere da bere e metterci tanto, tanto tempo .

perchè dunque parlo cosi’ tanto.

io l’ho attribuito al DNA . ho un ” pedigree” di chiacchieroni nel mio background , io non potevo essere da meno.

In quest’ottica, nasce l’esigenza di raccontare qualcosa di più che la solita ricetta , in questo blog, utilizzandolo come un grande contenitore di pensieri, parole, racconti e ricette.

UNA SORTA DI DIARIO

dalle mille sfaccettature, poliedrico e mai fisso in una sola direzione.

SE PASSATE DI QUI, possiamo sempre fare due chiacchiere, raccontarci un fatto , descriverci un avvenimento.

Se non volete parlare, parlo io per voi

🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

Raccontare , forse è una di quelle cose che mi riesce meglio.

vi racconto allora di questa ricetta, nata in un caldissimo, anzi direi rovente pomeriggio di giugno.

quasi alla fine di un mese  che a cavallo tra la primavera e l’estate, si è rivelato nell’immediato rovente e caotico!

dunque dicevo, in questo pomeriggio infuocato di giugno, non potendo andare al mare, perchè il bamboccino si era ustionato la domenica , impossibilitati a mettere il naso fuori, altrimenti lingue di fuoco ci avrebbero incenerito sicuramente (cit. il bamboccino) pensando ad alta voce ho detto: quasi quasi preparo una crostata.

eh si che accendere il forno oggigiorno è un atto doppiamente rivoluzionario:

1- perchè i costi della distribuzione hanno raggiunto picchi enormi

2- perchè la temperatura nella mia cucina raggiunge il punto di fusione del nocciolo e nel mentre si cuoce qualcosa, possiamo addirittura avere le visioni

🙂 🙂 🙂 🙂 🙂

ma sappiatelo nessuna delle due cose è stata e sarà mai un deterrente per me!!!

E UDITE UDITE, NON USO I CLIMATIZZATORI , PERCHE’ ALTRIMENTI DIVENTO ZOPPA

se non è passione questa, ditemi voi come si chiama allora!

Per attuare la ricetta che segue, voglio innazitutto specificare due tre accorgimenti.

io utilizzo per la frolla la semola rimacinata per pasta frolla della selezione casillo

ma non esclude che voi possiate usare una qualsiasi farina di tipo 00

cambia solo la consistenza, non il risultato.

una frolla a meno che non sia all’olio necessita di un riposo in frigorifero di almeno mezz’ora

in questo caso avevo preparato la frolla il giorno prima

potete usare come base del frangipane mandorle, nocciole, pistacchi .

non mi resta che augurarvi buon lavoro!

grazie per aver letto fin qui.

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ricetta

ingredienti:

500 gr di semola rimacinata per frolle “casillo”

250 gr burro freddo

125 gr di zucchero a velo

125 gr di uova

la buccia grattuggiata di un limone

frangipane:

250 gr di mandorle pelate

170 gr di burro morbido

110 gr di zucchero

3 uova

la buccia di un limone grattugiata

1 bicchierino di limoncello

finitura del dolce:

1 vasetto di marmellata di fragole

(io ho usato la confettura che ho preparato io)

200 gr di cioccolato fondente in gocce

preparazione:

a mano o utilizzando un impastatrice (io utilizzo santo ken -wood)

mettere tutti gli ingredienti della frolla e lavorare velocemente, formare un panetto liscio e compatto, avvolgerlo nella pellicola e mettere a riposare in frigo per almeno un’ora.

frullare in un mixer le mandorle fino a renderle farina.

lavorare burro e zucchero con il gancio foglia, quando il composto diviene bianco, cambiare con la frusta e continuare a montare. aggiungere un uovo alla volta, facendo inglobare bene prima di aggiungere il successivo, aggiungere il limone grattugiato e il limoncello , amalgamare e tenere da parte.

stendere la frolla su di un piano infarinato e stendere ad un paio di centimetri. rivestire bene lo stampo e bucherellare con una forchetta tutta la superficie.

accendere il forno a 190° statico

stendere sul fondo della crostata uno strato generoso di marmellata coprire con il frangipane aiutandosi con una spatola e infornare per all’incirca 40/45 minuti.

quando il frangipane avrà fatto la crosticina è pronto.

tirare dal forno, versare le gocce di cioccolato e stendere con una spatola per glassare uniformemente la superficie.

senza togliere dalla teglia , porrei frigo a riposare per almeno un’oretta.

io l’ho tagliata e quadrotti e servita con il caffè.

BUON APPETITO 😉

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