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torta di carote _carrot cake

C’è qualcuno di buona volontà e pazienza che farebbe un lavoretto al posto mio?

è una cosa semplice , giuro, si richiede solo ; organizzazione e una certa capacità di problem solving

Chiedo, hai visto mai che sia il mio giorno fortunato!

😁😁😁😁😁😁😁😁😁

Specifico che sono qui a scrivere questo articolo, mentre la cabina armadio mi attende compassionevole, nell’eventualità che prenda una dose di coraggio e dia una degna fine, a quel che ho iniziato da qualche giorno, lasciando l’incompiuto nell’attesa che magari si compia da solo; il momento è arrivato e , sebbene, di stagioni in una , da quattro siamo passati a tre, continuo a tergiversare, nella speranza che questo cambio si faccia da solo 😆😆😆😆😆 che sarebbe anche ora ormai, abbiamo inventato di tutto, ormai l’intelligenza artificiale la fa da padrone, le auto si parcheggiano da sole, dai telefoni comandiamo lo spazio ma non siamo stati in grado di inventare un cambio di stagione che si cambi da solo.

ecchecavolo! Le basi proprio!

Maggio 2025

La storia è sempre la stessa, allo scoccare delle due stagioni principali , il gap è enorme e poco cambia che siano maglioni o camicie, il problema persiste 😁

E nonostante  la cabina, in principio , fosse progettata per evitare proprio che il cambio avvenisse, con tutte e quattro le stagioni insieme, in una sorta di eden dove non esistevano scambi ma convivenze pacifiche , qualcosa deve essermi sfuggito di mano, perchè alla fine, di stagione, ce ne sta a malapena una alla volta 🤣🤣🤣🤣🤣😎😎😎😎😎😎al massimo ne posso concentrare due in una , ma non sto a dirvi gli incastri impossibili di cose, che certe volte non so nemmeno io come ho fatto, tralasciando il fatto che ci sono cose , di una stagione o dell’altra , che trovo solo quando le sto rimettendo a posto😂😂😂😂😂😂😂 robe che continuo a piegare soltanto e che dimentico completamente di avere nel frattempo !

sarà che forse dovevo farla più ampia o che i miei spazi sono stati abusivamente occupati dal nemico, fatto è che  qualcosa non torna: qua il problema o sono i miei vestiti che si allargano a dismisura o è stato l’architetto che non l’ha saputa progettare

🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

chest è

L’architetto dice che la colpa è probabilmente mia, ma non la crede nessuno 😆 e a tout court il problema persiste e io non ho voglia e di fatto non ho tempo e le cose continueranno a stazionare qui e la negli scatoli, nella speranza che qualcuno trovi una soluzione;

potrei continuare così ad oltranza e vestirmi fino alla fine di agosto pescando cose  un pò alla cieca, ma qualcosa mi dice che non durerei molto e che prima o poi, presa dallo scazzo da riordino compulsivo, mi ritroverei a fare comunque questa immane fatica e come direbbe mia mamma meglio fare oggi quello che potresti fare domani, che cozza ampiamente col mio motto perchè farlo oggi se posso rimandarlo a domani, dopodomani o anche un mese, se poi non fosse che tra un mese non cambierebbe assolutamente nulla se non che ho molto disordine in più; molto molto di più.

Ovunque ascolto discorsi da cambio di stagione e dei famosi decluttering che fanno e che hanno il sapore di qualcosa di veramente leggendario; diciamo che io decluttero anche troppo, potrei essere l’orgoglio di Mary Combo, fatta poi eccezione che vado a ripescare nelle buste, nella speranza  o forse sarebbe meglio dire nel terrore che poi mi possa servire un giorno e trovarmi senza un pezzo essenziale del mio guardaroba.

Vai a vedere che quella giacca jaquard lilla lamè e avorio ti possa servire un giorno! Per completare la tappezzeria del divano di tua nonna o chennesò per arricchire  l’outfit per la festa a tema seventies!

Insomma, tutte queste pratiche sono veramente assurde , richiedono una fatica enorme e un’organizzazione degna di una riordinatrice seriale.

Non sono io quindi, il soggetto adatto ne al decluttering nè al riordino patologico, infatti la cabina lo dimostra in modo eccellente: mentre le altre zone risentono comunque di un ordine  in grado da essere vissute anche dagli altri appartenenti a questa società, nella cabina ci entro solo io e il fatto che adesso ci debba entrare di piatto, la dice lunga sulle sue condizioni e di quanto necessiti di una intervento divino 🤣🤣🤣

Ho richiesto più volte l’aiuto dei santi, ma devo aver sbagliato modo 😁😎😆

Per mia mamma ho troppe cose, per la mia famiglia ho troppe cose, la cabina sta implodendo su stessa e probabilmente anche i muri staranno pensando che ho troppe cose, insomma, urge un riordino di quelli tosti, un team force di quelli dal cuore di pietra che hanno il coraggio di dirti che quel vestito beige ti sta una schifezza, ti fa un 🍑 enorme e voglio vedè se lo ripeschi dalla busta  😂😂😂😂😂😂

Il problema fosse solo quel vestito che addosso ti sta una monnezza o che ti fa sembrare un dipinto di botero , il problema sono tutti quei jeans e quei blazer neri e quelle t shirt bianche che hai in serie, che fanno il tuo stile ,in diecimila tagli e lavaggi diversi e che non riesci a separartene anche se metti sempre le stesse tre cose.

Io lo so di avere un problema e probabilmente nemmeno uno bravo riuscirebbe più a curarmi ma il problema rimane lì, fermo e immobile e anzi , aumenta, le cose si accumulano, le cose da togliere anche e tutto questo non fa che riportarci alla domanda di partenza : c’è qualcuno di buona volontà che farebbe un lavoretto al posto mio?

In cambio potrei offrivi biscotti, torte o pizze, l’importante però che non mi diciate di smistare, scegliere e piegare cose, che sono le mie per carità , nessuno dice il contrario, ma non è detto che debba farlo io per forza! E per la cronaca , le mie amiche si rifiutano categoricamente e qualcuna solo per sentito dire ! Manco avessero partecipato come quelle (poche) fortunate che invece hanno vissuto una vera e propria experience  e che al successivo invito, si sono educatamente finte morte pur di non venire ! 😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Alla fine so già come andrà a finire, in un giorno qualsiasi, quando non avrò tempo e sicuramente niente da mettere, partirà la spedizione punitiva e dopo ore di fatica ne uscirò con la cabina in ordine , almeno per le prime ventiquattrore , ma con un esaurimento alle stelle , che durerà almeno tre o quattro giorni e come tutte le volte, potrò dire anche questa volta ce l’ho fatta (a non darle fuoco)

Che poi ce l’ho fatta ma de che, comunque il vestito beige è ancora la, i pantaloni a zampa del 1998 anche e a loro si aggiungerà sicuramente una serie di acquisti infausti che andranno a fare compagnia a quelli già presenti che non ho il coraggio di eliminare e se per questo, che non ho nemmeno il coraggio di mettere!

E quindi l’abito con i limoni di amalfi, la gonna con i macro pois , i pantaloni di sangallo e una serie indefinita di top e canotte di poliestere attendono ancora nei cellophane, alcuni ancora con l’etichetta attaccata che arrivi il loro turno di splendere e che mi dispiace proprio di deluderli, ma so già per certo, che questa occasione non arriverà mai.

la domanda più intelligente che dovrei pormi quando vedo queste cose, considerato il mio mood,

dovrebbe essere avrò davvero il coraggio di indossare queste cose? le sto forse condannando ad una vita di eterna attesa, pigiati e stipati in mezzo ad altre cose? La risposta è si e dovrei essere una persona di coscienza e di intelligenza e lasciarli lì, dando loro la possibilità di essere presi da qualcuno che li ami veramente, piuttosto che prenderli, in una scelta dettata dal non sense e trascinarli nelle loro bustone di carta che sono pure pesanti e abbandonarli , ignari ad un destino di attese e dimenticanza.

E come si spiega il fatto che al 2025 , in un’epoca nella quale si è semplificato tutto, dove la tecnologia la fa da padrona, un’epoca in cui gli smartphone risolvono tutte le problematiche , dalle più facili alle più complesse, non siamo stati in grado di inventare un cambio di stagione automatico?

Come è possibile che tutto questo non sia stato ancora inventato?

Io non me lo so spiegare.

fatto è che ancora campo di rendita ma non ancora per molto, preferisco cento volte fare una torta, lavare centinaia di pentole e caccavelle e non fare il cambio di stagione!

Non a caso, nel mentre tiravo fuori t shirt e pantaloncini, ho pensato che fosse sicuramente più facile preparare una torta; anche una di quelle da diciassette piani di lacrime e sudore! Ho pensato che ho trovato più facile organizzare un buffet per cinquanta persone e quindi mi sono trovata a pensare a  qualcosa da preparare in occasione della festa della mamma, ormai è vicinissima e non sarebbe stato meglio preprarare una torta piuttosto che continuare a piangere sui vestiti?

E nell’incertezza tra il togliere pile di robe e la cucina, ha ovviamente vinto la torta! ho lasciato tutto in balia del gatto e sono andata a preparare una delle mie torte preferite : La carrot cake!

Una versione  golosa ma molto italianizzata della torta classica americana , che potrebbe fare la felicità delle vostre mamme riceverne  una , soprattutto se confezionata da voi e che conquisterà anche i palati più esigenti.

Ne rimarrete estasiati e in quanto a complessità, io l’ho trovata più facile che fare il cambio di stagione

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Provatela e poi mi direte!

   

Vi lascio dunque la ricetta che di parole ne ho scritte già a sufficienza, ma prima vi chiedo:

che rapporto avete con il cambio di stagione? vi rilassa e lo trovate divertente o vi stressa ?

Vi leggo nei commenti!

Enjoy life 🎈

torta di carote

ingredienti:

250 gr di carote pulite e al netto degli scarti

4 uova

100 gr di zucchero semolato

100 gr di zucchero di canna

90 gr di noci

180 ml di olio di semi

190 gr di farina

12 gr di lievito

la buccia grattugiata di mezzo limone

1 cucchiaino di vaniglia

1 pizzico di sale

frosting :

300 gr di mascarpone

300 gr di formaggio spalmabile (tipo philadelphia)

250 ml di panna fresca

250 gr di zucchero a velo

90 gr di noci

colorante arancio

procedimento:

per una teglia da 20 cm alta 10

Grattugia le carote con una grattugia a fori grossi e tienile da parte.

Nella boule della planetaria sgusciare le uova intere e montarle con lo zucchero semolato, lo zucchero di canna e la vaniglia e il limone.

Montare le uova fino a che diventano bianche e spumose.

Aggiungere a filo l’olio e quando è ben amalgamato aggiungere le noci tritate al coltello; non devono essere polverizzate;

aggiungere setacciando la farina con il lievito, amalgamarla all’impasto aggiungere il pizzico di sale e versare il tutto nella tortiera imburrata ed infarinata.

cuocere in forno caldo a 180° statico

Potete anche dividere l’impasto in tre teglie, suddividendo l’impasto in parti uguali , approssimativamente per ogni teglia ci vorranno circa 360 gr di impasto.

Io h preferito fare una torta unica che poi ho tagliato in tre parti.

La torta è pronta quando risulterà dorata in superficie e lo stecchino ne esce asciutto.

Capovolgetela su di una gratella e lasciatela raffreddare completamente prima di tagliarla.

frosting:

Montate la panna con 50 gr di zucchero a velo e tenete da parte, possibilmente al fresco.

Lavorate il mascarpone e il formaggio fresco insieme allo zucchero a velo restante aiutandovi con le fruste

Io ho aggiunto la buccia del limone che da un tocco di freschezza, ma è assolutamente personale e facoltativo.

Aggiungete circa 150 gr di panna montata e amalgamate il tutto con delicatezza , senza far smontare la panna.

Amalgamate il tutto e passatelo in un sac a poche con un becco liscio medio

lasciate circa sei / sette gherigli di noce interi e triturate grossolanamente le restanti.

Tagliate la torta in tre parti aiutandovi con un coltello seghettato.

Posizionate il primo disco sul piatto di servizio (potete anche bloccare il disco con un cucchiaino di farci per non farlo muovere)

Coprite il disco con un giro generoso di farcia, distribuite poche noci sulla superficie e coprite con il secondo disco di torta.

Coprite generosamente con la farcia, completate con le noci e chiudete con l’ultimo disco.

con la farcia restante coprite tutta la torta e livellate la crema aiutandovi prima con una spatola a gomito e poi per lisciarla, usate una spatola di plastica per lisciare e uniformare bene la superficie.

Coprite i bordi della torta con le noci restanti.

Con la panna rimasta, coloratela per una parte di arancio e una piccola parte di verde.

Create quindi con l’aiuto di due beccucci tondi lisci , le carotine sulla sommità della torta e i ciuffi verdi.

Lasciate riposare la torta in frigo per almeno quattro ore prima di servirla.

La vostra torta di carote è pronta.

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Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉

 

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