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Torta all’arancia

Torta all’arancia -CUORE IMPAVIDO-  (cit.della mia amica Gilda)

Sottotitolo : torta all’arancia , a forma di cuore, che sa di arancia  per davvero , per dissipare i miei sensi di colpa da foodblogger nei riguardi di questa festa terribile che l’è San Valentino.

Quest’anno il carnevale mi ha fregato alla grandissima, anche se ne vedo già di castagnole, frittelle e coriandoli , ma San Valentino è alle porte, separatamente e per quanto voglia far finta di niente, sono stata eclissata dai cuori .

Cuori dappertutto e tutti che non ci credono alla festa degli innamorati, tutti che si dissociano, no ma io l’amore lo predico tutti i giorni, questa è solo una data, un evento commerciale e poi SBAM!

qua nessuno ci crede, nessuno lo vuole a sto san valentino e poi, li vedi comprare rosse rosse per te, regali, fiori e cioccolatini , è un pò come la storia dei governi, dei sindaci, degli assessori in generale, quando poi salgono al potere, nessuno li ha votati.

e non è che questi tizi si votano da soli.

😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎😎

e così san Valentino, nessuno lo ama (tranne i miei figli che invece la trovano una festa romanticissima 😣) eppure cioccolatini e cuori a gogò.

Cuori everywhere come se non ci fosse nient’altro da fare.

Ora, mettetevi per un secondo nei miei panni, che detesto normalmente tutte le feste ed in modo particolare quelle veramente inutili, immaginate una me che si fa bella bella  i fatti suoi, sovrastata da tutti questi cuori , che già solo a guardarli, ti viene il diabete, già solo questo basterebbe per detestarla, tutta questa immensità di cuore, amore in tutte le forme disponibili dell’universo e tu non solo non hai preparato niente di simile ad un cuore, ma qualsiasi idea possibile è già stata pubblicata almeno dieci volte, in un rewind di ricette, quasi tutte uguali.

Il problema sono io , lo so, non gli altri organizzati per tempo che pubblicano eh no!

Il problema sono io che dalla ricetta alla pubblicazione c’è un giro enorme di boa, manco stessi attraversando a nuoto il canale di panama!

essì che nel giorno mio che dovrebbe essere di day off, ma che non lo è più in quanto l’impegno dei figli hanno occupato tutti gli spazi disponibili, potrei scrivere più di un articolo, ma so già che non lo farò, allora eccomi, veloce veloce, a trascrivere questa ricetta, cosicchè non vi lasci, come sempre, orfani di una mia creazione che va assolutamente controcorrente e che potete tranquillamente sfruttare anche dopo; dopo quando finirà tutto questo marasma di cuori rossi, verdi, gialli e gold e ci sarà giusto il tempo di parlare di dieta qualche giorno e poi passare al massiccio contrattacco del Carnevale , con i suoi carichi fritti !

Insomma, quella della foodblogger è una vita altamente difficile, tra le varie feste che si avvicendano, ci sono poi i tormentoni, le ricette VIRALI e poi l’estate, la pasqua, la dieta prima di giugno, i sorbetti ad agosto e di nuovo, foglie e zucche a settembre, un vortice di assoluta precisione che se sgarri , diventi un pò meno virale.

Una volta , quando eri virale eri un problema, mi viene in mente qualche anno fa col covid , insomma, un periodo un pò difficile per le persone virali e positive 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

oggi se non sei virale è un grosso problema, ne va della tua visibilità, del tuo lavoro infinito , passato da quello che dovrebbe essere un hobby e che invece si è trasformato in un lavoro , non retribuito affatto , che non comprende soltanto più il preparare cose, sperando che siano buone, ma anche di renderle efficaci, fantastiche, memorabili, VIRALI.

Io per la verità, che in fondo al mio cuore sono rimasta una tipa semplice, acqua e sapone e microblanding, nonostante l’impegno, ancora non ho capito come si faccia e sinceramente mi è anche passata la voglia di essere virale, che vai a vedè , qua le regole cambiano costantemente e tu fai tanta fatica ad aggiornarti e capire cosa stai facendo e cosa potresti fare, che l’algoritmo è già cambiato e tutto chell che hai fatto non è servito a niente.

Chest è!

E quindi convenite con me, dopo questo fiume di parole, che bisognerebbe fare esattamente come si ci sente e non pensare a zuccone che vuole diventare trump e per farlo ci sta rendendo la vita difficile, a chi, voleva semplicemente pubblicare la foto di una torta , di un biscotto senza per forza scomodare Avedon o Spielberg.

Convenite con me che virali tanto già lo siamo, assoggettati dai social e da tutto quello che ci porta ad una condivisione e che non abbiamo bisogno di numeri sfavillanti per confermare la nostra bravura e di conseguenza il nostro ego?

E invece non è così, perchè ci piacciono i like, andiamo a controllare chi ha visto le nostre storie, rispondiamo educatamente ai messaggi e ai commenti, anche quelli idioti, guardiamo i risultati dei sondaggi e ci congratuliamo con noi stessi se raggiungiamo un bel risultato, oppure ci mettiamo a studiare una strategia nuova se il risultato non è soddisfacente.

Ma cosa determina un risultato soddisfacente?

Non è assolutamente cosa presentate; il visualizzatore “medio” per così dire, non guarda oltre i tre secondi la vostra immagine e in quei tre secondi determina se è interessante o meno; vi avrà già classificato mentre annoiato scrolla lo schermo alla ricerca di qualcosa di più interessante delle vostre torte; legge men che meno , toglietevelo dalla testa che vada oltre i primi due righi della caption.

Se c’è un audio che spiega ancora meglio, così gli risparmiate la fatica di leggere e soprattutto il messaggio sarà immediato, fruibile e se l’immagine è anche un pochino accattivante avrete fatto centro!

Sarete virali al 99% .

A meno che, ovvio, il CEO di turno non avrà cambiato radicalmente tutto, nuovamente e quindi le regole si ribalteranno AGAIN!

😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂

In tutto questo ci sono io, che , probabilmente non avrò nessuna speranza alcuna di diventare virale, ne in questa vita , ne in un’altra probabilmente , in quanto già di mio sono partita male, ma proprio dall’inizio!

Se rivedo però quello che ho proposto in passato , considerato che la bontà della ricetta, poteva evincersi non proprio appieno guardando le foto, potrei , in qualche modo ritenermi soddisfatta.

Sarà pure che non sono diventata virale, in questa moltitudine di immagini che ormai ci sovrastano letteralmente , ma di certo da come sono partita a dove sono arrivata, potrei , per un attimo ritenermi soddisfatta.

All’urlo anche l’occhio (soprattutto oggi) vuole la sua parte, ha cambiato radicalmente la visione mia e quella delle mie ricette di come dovevano essere esposte al pubblico.

e fa niente, forse, se questo non mi renderà la foodblogger più famosa del web, ma ho scelto appositamente di muovermi entro quelle che sono le mie poche regole : non farsi prendere dalla frenesia dell’essere tra i primi a tutti i costi, vivere questi social in base alla mia vita e soprattutto sentirmi libera di non essere condizionata dai risultati e per questo sentirmi inferiore a qualcun altro; d’altronde , in un mondo di arrivisti, accaniti dai numeri, non vivere perennemente questa socialità di immagini accattivanti è diventata la vera ribellione.

ed è proprio basandomi su quello che non vorrei mai fare e cioè spargere cuori rossi , ma su quello che forse sarebbe giusto fare , che vi offro, un cuore all’arancia, che di San Valentino ha solo la forma, ma che di cuori potrei riempirne l’universo, ogni giorno e senza aspettare di festeggiare questo Martire, alla quale è stata affidata, la responsabilità di tutti gli innamorati, veri o finti dell’universo.

Un cuore soffice e profumato che di certo vi farà innamorare all’istante senza bisogno di scoccare frecce!

Vi lascio dunque la ricetta, ma prima vi chiedo:

quanto siete dipendenti dalla visibilità , così tanto cara in questo nuovo millennio?

Vi leggo ❤

Grazie per aver letto fin qui.

enjoy life 🎈

torta all’arancia

questa torta, espressione massima delle torte da credenza, è una di quelle preparazioni, semplici ma irresistibili, che vi faranno innamorare all’istante, per la grande versatilità con cui si presta ad accompagnare le vostre colazioni, una merenda golosa o un tea pomeridiano raffinato.

Non ha bisogno di grandi presentazioni, eppure , è così avvolgente e vellutata nel gusto che si renderà certo indimenticabile.

ingredienti:

5 uova grandi

200 gr di zucchero extrafine bianco

2 arance  grandi (io ho usato quelle del mio frutteto ) vi raccomando di usare arance biologiche certe , dovendone usare tutta la buccia

70 ml di olio di semi

300 gr di farina 00

50 gr di fecola di patate

16 gr di lievito per dolci

1 pizzico di sale

procedimento:

in una boule versiamo lo zucchero e grattugiamo le due arance ben lavate nello zucchero.

Con le mani o con un cucchiaio amalgamiamo le bucce allo zucchero in modo tale che diventi completamente arancione.

Lasciamo stare a riposo coperto per circa dieci minuti.

Nella planetaria rompiamo le uova intere e montiamole con lo zucchero all’arancia per circa dieci minuti.

Il composto deve triplicare e diventare spumoso.

Setacciamo insieme farina, fecola e il pizzico di sale.

Setacciamo sulla montata di uova metà delle polveri ed amalgamiamo aiutandoci con una spatola, cercando di non smontare il composto.

Aggiungiamo l’olio e continuiamo ad amalgamare.

Aggiungiamo il resto delle polveri e aggiungiamo il succo delle due arance spremute e filtrate.

Preriscaldiamo il forno a 180 ° statico

Continuiamo ad amalgamare e versiamo in uno stampo alto 10 cm e largo 20 se volete attenere una torta alta alta, ben imburrato ed infarinato.

Io ho usato uno stampo a cuore di silicone comprato all’ikea molti anni fa.

Considerate che più aumentate il diametro della teglia, più la torta verrà bassa.

Inforniamo per trenta minuti a 180° e dopo abbassate il forno a 170° per altri venti minuti.

Ovviamente le indicazioni sul forno rimangono sempre molto indicative, in quanto ogni forno cuoce diversamente e mi viene sempre da consigliarvi di basarvi sulla conoscenza del vostro forno e la prova stecchino rimane sempre la prova del noce.

Alla prova stecchino tirate fuori la vostra torta.

Capovolgetela su di una gratella e lasciatela intiepidire per poterla sformare senza danni.

Poggiatela su di un piatto da servizio, spolverizzate di zucchero a velo e servite!

La vostra torta all’arancia che sa di arancia è pronta!

☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺

Vi ricordo che potete trovarmi su instagram e facebook con tanti contenuti insieme a questa ricetta.Se vi è piaciuto il mio lavoro lasciate un ❤ come apprezzamento.

Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉

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