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polpettine di tonno speziate

L’altro giorno, mentre facevo la spesa, mi ha avvicinato una conoscente, che conosce più lei me che io lei, ma qui si vive in un posto piccolo, quindi è quasi la normalità;

e non solo sapeva bene chi fossi in quanto viviamo in un mondo a parte dove si conoscono tutti o quasi e quelli che sfuggono alle conoscenze, vengono conosciuti presto o tardi 🤣🤣🤣🤣 ma lei conosceva più me in quanto ho scoperto essere una mia  lettrice , cioè una lettrice di questo blog e  che segue con attenzione  tutte le mie vicende , quelle scritte qui ovviamente e che probabilmente approfondisce in qualche modo ; e dunque, nel mentre eravamo in attesa al banco salumeria, tra una chiacchiera e l’altra, mi ha chiesto se avessi ultimato il cambio di stagione, quello di cui vi avevo iniziato l’incipit in qualche articolo fa (ne parlo proprio qui)  in quanto non avendo più scritto niente a riguardo, era curiosa di sapere com’era andata a finire la vicenda. Volevo dirle che l’assassino è sempre il maggiordomo, ma non ero abbastanza sicura avesse capito 🤣😎

E mi ha fatto ovviamente piacere l’interesse dimostrato e per qualche secondo ho pure pensato che volesse offrirsi volontaria come aiuto ma  il fatto in se che ci fosse la testimonianza che qualcuno legga i miei vaneggiamenti e li trovi anche interessanti e che attendesse un finale , non vi nascondo che mentalmente stavo facendo una ruota degna del pavone più variopinto! Che cosa fantastica , mi sono detta!

Meno fantastico è stato quando le ho anticipato che non avevo scritto niente perchè sono stata sopraffatta dallo scazzo delle robe da sistemare e mi è preso uno sconforto alla sola vista delle scatole e oltretutto sono stata oberata d’impegni che mi hanno tenuto lontana dalla tastiera e che no, non avevo ultimato il cambio di stagione e che tutto è rimasto congelato a quel giorno di maggio, quando tempo e buona volontà mi hanno abbandonato miserrimamente.

“No, non ho continuato; sto aspettando di avere tempo, il che fino alla fine di settembre , mi sembra una cosa altamente improbabile. E non ho specificato quale settembre .”

E poi , non so perchè , mi è venuto di aggiungere : ” e poi ci vuole impegno ”

che tradotto era : non ho nessunissima intenzione di passare giorni a sistemare vestiti-

E la tipa mentre cercavo di spiegare le mie motivazioni, mi guardava esattamente come mi guarda mia mamma quando vuole dimostrare il suo maximum disappunto , quello a livello PRO PRO PRO senza profferire parola. Cioè senti proprio le fenditure nell’aria delle saette che caccia dagli occhi ; swish swish , robe che farebbe impallidire chiunque e tutto questo senza emettere un solo fiato.

Ma la tipa ha voluto esagerare e ci ha aggiunto anche un Aeeeeeesh! e che ci vuole, ha detto. 🙄🙄🙄🙄🙄🙄 E che ci vuole a mettere a posto quattro cose su due stampelle?

E probabilmente potrebbe essere vero, se non fosse che le cose sono quattromila e non quattro, ma il punto, non è mai concentrato sulla quantità, ma bensì sulla qualità.

Non si può affrontare un lavoro, qualunque esso sia, senza mettere in conto il tempo (che ormai è la variabile più preziosa) e concluderlo in maniera raffazzonata e così, in quattro parole, ho riassunto la parabola della mia vita, piuttosto che farlo tanto per, farlo perchè venga bene. ma soprattutto, conoscendomi, dovendo fare una cosa senza la voglia più assoluta è meglio non iniziarla proprio. E così è stato.

E dunque,

Cara amica conoscente, che mi leggi e che quindi ti sarai riconosciuta, quando sento l’espressione  -e che ci vuole- mi corre un brivido lungo la schiena e mi sale la minima a cinquecento!

Non dire mai l’espressione – e che ci vuole-  anche per fare anche la cosa più semplice , ci vuole tempo, impegno, ragionamento , nulla non costa niente , per tutto il resto, a volte, non basta la mastercard!

Ma se solo prendi in carico , un qualsiasi impegno, questo richiede il tempo che ci vuole e costa un lavoro e questo lavoro, non è che mi vada sempre di farlo! E piuttosto che farmi prendere dalla depressione, faccio finta di non vedere i cumuli di scatole che pazienti aspettano e in un certo senso, viviamo tutti felici e contenti!

filosofie a parte, questo è il trend alla quale siamo esposti oggi; il tempo come valore unico dei nostri impegni e in base a quello che ci rimane , ci organizziamo tutto il resto della vita;  lavoro e famiglia occupano tre quarti delle disponibilità; il lavoro ci serve per vivere una vita dignitosa e certe volte non è che  tutta sta’ samba;, la famiglia, eh la famiglia non la puoi abbandonare sennò va tutto allo sfacelo  e già fai assai e ti dicono che non hai fatto niente e quello che rimane, sono bruscolini di attimi, divisi tra un’infinità di cose, che sembra che siano sempre nelle non priorità eppure sono prioritissimi.

E c’abbiamo la tecnologia dalla nostra parte con elettrodomestici intelligenti che si parlano tra loro, si organizzano, tu lavi , io asciugo, quello piega, il robot che lava, spazza, aspira e si lava e autoricarica da solo  che tanto lo sa che non lo aiuterà nessuno ,a che servono? ad aiutare noi, intelligenti, nelle case intelligenti, con le luci che si spengono dal cellulare e comunque non abbiamo tempo.

Tutto questo per far si che ci sia il tempo per svolgere le nostre vite barcamenandosi tra attività indispensabili ed essenziali della nostra esistenza. Ovviamente variano di importanza da persona a persona; e quindi se io non rinuncerei mai alla palestra, alla cucina, alle passeggiate al sole al lungomare  per qualcun altro queste sono attività non primarie che rubano tempo ad altre e così potrei fare milioni e milioni di esempi.

ma quindi, quando ci avanza del tempo, tolto dalle priorità assolute, tolte le nostre passioni, assolti i doveri classici (ah dovrei spolverare, lavare, lucidare i lampadari, comprare la carta igienica) c’è una volontà che ci spinge verso l’ennesima cosa da fare e una volontà che invece ti spinge fuori a mangiare un gelato 😆😆😆😆😆😆😆😆😆😆

A me capita spesso che intervenga la volontà del gelato 😂😂😂😂😂😂😂

-Il che ci vuole- è una di quelle espressioni di superiorità pseudo accertata che più detesto in assoluto e che mi fa rispondere il più delle volte  fattell’ tu ! prego maestro, mi faccia vedere! fammi vedere se sei disposto a investire il tuo tempo in questa cosa e realizzarla in modo che sia soddisfacente!

E non vi dico i consigli dei vari esperti, gente che ha studiato , elargire consigli e opinioni a riguardo;

E se non comprassi tutta questa roba , probabilmente non dovresti affrontare un lavoro così oneroso, è stato il suggerimento di un paolo crepet di turno; ma magari se cucinassi meno e quindi mangiassi meno, compreresti meno roba, ha detto l’altro , Galimberti , mi pare che fosse 😏😏😏😏😏 insomma, in pochi secondi, mentre attendevo il mio turno, sono piovuti migliaia di consigli (non richiesti) su come affrontare questo benedetto cambio di stagione. Che poi, chi ha detto che voglio affrontarlo per forza: non posso procrastinare come sempre?

fortunatamente , ho lasciato il banco e l’argomento è andato velocemente accantonato, in questo momento non è assolutamente nelle mie priorità, non perchè non mi serva, ma non ho tempo, nemmeno quello minimo base da dedicargli, ho altre cose da fare che mi lasciano già senza  nemmeno un minuto, se non quello per dormire 😆😆😆😆😆😆😆😆

Maggio è come dicembre, un concentrato di cose che si devono fare e completare;  si chiudono tutte le attività invernali con saggi spettacolo di ogni tipo: l’orchestra, il teatro, la palestra, le comunioni e tutta una serie di eventi che si devono concludere per forza  a maggio che poi viene l’estate e ciao addio, devo andare in vacanza!
A tutto questo normale caos, si sono aggiunti i preparativi per il compleanno di cerbero, al secolo Michelle, che tra qualche giorno, compirà diciotto anni!

Uh Uh ! Sto girando da mesi ormai come una trottola tra una cosa e l’altra, affrontando crisi isteriche da perfezionista , disagi da budget e assurdità varie ed eventuali , come trovare il nastro della stessa tonalità del vestito ,il menù adatto a giovani diciottenni che bevono soltanto e non mangiano , adatto ai vegani, ai celiaci, agli intolleranti al lattosio , a quelli a dieta e quelli che non mangiano niente ma che quando sono alla tua festa criticano anche l’acqua santissima!   Io  l’ho già detto URBI ET ORBI,  alla fine ne uscirò esaurita, poverissima, ma libera!

E mentre la giovane donzella mi esaspera con date, appuntamenti e conta i giorni che mancano all’evento , che non è un evento qualsiasi, ma è L’EVENTO, io conto i giorni che mi separano alla fine di tutto questo, quando tirerò un grosso grosso sospiro e so già che se ne uscirò, non dico sana di mente, ma con ancora qualche rotella a posto e senza aver commesso nessun crimine, allora sarò probabilmente prossima alla santità!

🙄🙄🤣🤣🤣🤣😇😇😇😇😇😇😇

E così tra bilanci , budget da rispettare (aesh) , ricerche di abiti , l’orecchino giusto, la scarpa perfetta, il tableau, il segnaposto, il brillantino sulla torta che dev’essere quadrato e non rettangolare, i fiori rosa o lillà, il verde intorno, il vocalist , il fotografo, in mezzo a tutto questo, dopo aver passato ore al lavoro e le altre a tentare di mettere in piedi tutto questo senza dovermi per forza impegnare un rene – il che ci vuole – sinceramente mi fa salire proprio l’acido biliare!

e non vuoi rispondere e taci , ah bocca mia taci, altrimenti dovresti litigare di continuo , machitelofaffare , non ragionam di loro ma guarda e passa (cit;)

E così , nel mentre mi vesto ancora dai cartoni tirando a caso su cose a caso, dall’elegantissimo al completo da mare, pensando a che ci vuole a fare di questo sfacelo una cosa ordinata, ma l’attenzione già mi cala come metto piede nel famigerato tugurio 😂😂😂😂😂e nel poco tempo che mi rimane, vado a fare quello che mi riesce meglio, almeno spero e quindi me ne vado a cucinare !

E in questo clima che si riscalda velocemente , sembra sia arrivato il tempo dei pranzi e degli aperitivi in terrazza, di quelli con giubbetto di jeans sulle spalle e il bicchiere tintinnante di spritz o gin tonic!

Perfette per accompagnare la bella stagione in arrivo, queste polpettine di tonno speziate sono la soluzione a tutte le vostre domande sull’aperitivo, sull’entree alla cena sfiziosa e anche nella schiscetta da portare al mare nei prossimi week end!

L’alleato vincente è il Tonno Zarotti in olio d’oliva, nella grammatura da 110 gr, versatile e gustoso, nella sua elegante confezione in vetro, è il partner giusto quando avete bisogno di dare una svolta alle vostre ricette!

del resto , se volete ottenere un prodotto di qualità, dovete puntare ovviamente su materie prime di qualità e avrete già vinto in partenza.

Queste polpettine sono estremamente semplici e si preparano anche con largo anticipo , lasciando la frittura proprio in ultimo, qualche attimo prima di servire e farete un figurone enorme!

Vi lascio dunque la ricetta , ma prima vi chiedo :

quanto siete avvezzi al che ci vuole?

Vi leggo nei commenti ❤

Enjoy life 🎈

polpettine speziate

ingredienti:

250 gr di patate lessate

1 cucchiaino di curcuma

1/2 cucchiaino di curry

1 cucchiaino di tumeric

sale

pepe

un ciuffo generoso di prezzemolo

1 cucchiaio di amido di mais

2 vasetti di tonno in olio d’oliva zarotti da 110 gr

1 cucchiaio di grana

per la panatura:

1 uovo

pangrattato

semi di sesamo

olio per friggere

rucola

songino

qualche nespola (facoltativa)

fiori di borragine (facoltativa)

procedimento:

Schiacciate le patate ancora calde con lo schiacciapatate, aggiungete le spezie e il cucchiaio di grana ed amalgamate il tutto.

Aggiungete il tonno sbriciolandolo grossolanamente, aggiungete il prezzemolo tritato finemente, il cucchiaino di amido e regolate di sale e pepe.

Amalgamate il tutto e formate delle palline grandi quanto una noce.

Con questa dose di impasto si ottengono circa dieci polpette.

     

Rompete l’uovo in un piatto e rompetelo con una forchetta.

In un tegame dai bordi alti riscaldate l’olio per la frittura.

Passate le polpette prima nell’uovo e poi nel mix di pangrattato e sesamo, distribuendo omogeneamente la panatura, in modo da ricoprire uniformemente tutta la polpetta , friggetela pochi minuti per lato in olio caldo e scolatele su carta assorbente.

Sciacquate la rucola e il songino, sbucciate le nespole e privatele dei noccioli, condite il tutto e mettiamole sul piatto da portata. Aggiungete le polpettine e completate con i fiori di borragine se volete .

Il vostro aperitivo è pronto per essere gustato!

Potete prepararle in anticipo e lasciarle in frigo fino al momento della frittura.

Si possono anche congelare da crude e quando vi occorrono basterà friggerle senza scongelarle.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e se così fosse lasciate un ❤come gradimento al mio lavoro; grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉

 

 

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