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galette di primavera crema di asparagi e gamberetti al naturale zarotti

Ci siamo, il countdown è iniziato , ci sono pochi giorni che ci separano dal gran caos della Pasqua e di tutto quello che ne consegue; trovo assurdo che ogni ricorrenza che sia legata a Gesù, nascita, resurrezione , varie ed eventuali, si debba lavorare dieci volte tanto e si mangi cento volte di più e ovviamente con conseguente rotolamento !

Insieme alla Pasqua , corrisponde quasi sempre l’arrivo della Primavera , che tra alti e bassi, sembra che forse, si stia avviando nella direzione giusta.Forse.

Non è escluso che tutta questa settimana magari , faccia caldo e la prossima ci siano nuvoloni grigi carichi che incomberanno su di noi e sulla nostra pasquetta.

per chi non lo sapesse, ma dubito che sia così, nel lunedì dopo pasqua, c’è l’usanza di uscire a fare un pic nic fuori porta , portandosi da casa derrate alimentari capaci di soddisfare la necessità nutrizionale di tutto il burundi.

La pasquetta al sud , raggiunge ovviamente, livelli pro, in questa pratica e di nazioni se ne potrebbero soddisfare ben due, se non tre.

L’organizzazione , racchiude in se livelli di preparazione da marines americani e , immancabilmente, si organizza con giorni di anticipo.

Non posso dirvi come si svolge la pasquetta al nord, ma legende metropolitane raccontano di pranzi fuori in agriturismo o di pranzo al sacco , ma non parliamo di sacco , inteso come quello di Babbo Natale, ma proprio di zainetto, messo in spalla, mentre in bicicletta si ci dirige verso la meta.

Capite? Parliamo di zainetto. Dentro ci staranno al massimo due panini, una mela e una bottiglietta d’acqua.

ma si capisce , easy è la parola d’ordine e smart è il modo di essere!

😎😎😎😎😎😎😎😎😎

Normalmente alla Pasquetta al sud, l’evento è proprio più barocco, ricco e sicuramente di smart ha soltanto i cellulari e gli i pad che ci portiamo dietro;

si usa riempire i cofani delle auto  fino all’inverosimile, di cose non solo esclusivamente da mangiare; c’è un vero e proprio kit di sopravvivenza che comprende sdraio, tavoli pieghevoli, tende da campeggio, palloni da calcio, reti da pallavolo, cuscini, coperte, griglie per arrostire, asce per procacciarsi la legna, torce, remi, olio per friggere, padelle ; ovviamente le provviste di cibo sono impressionanti e non possono mancare :  timballi di pasta, lasagne, torte rustiche, soppressata e formaggi, frittate di ogni tipo, di pasta, di asparagi, di carciofi, di torte pasqualine e pizze chiene, carciofi arrostiti, carne alla brace, insalate varie e colombe e pastiere come se non ci fosse un domani.

Magari anche qualche uovo di pasqua , che non si sbaglia mai.

Senza contare le bevande , il vino del nonno, in damigiane da cinque litri, casse di acqua per dissetare anche i vicini all’occorrenza !

Si sceglie un posto dove possa accogliere almeno trenta persone e fino a che non si iniza a mangiare, non si capisce niente; non è proprio un pic nic , è più una trasferta di hooligans della forchetta, che approfitta della bella giornata per una gita fuori porta , senza dimenticarsi di mangiare, non sia mai!

La mia pasquetta è differente, dopo brevi parentesi fuori porta, esperienze davvero disagianti, inseguiti dal cattivo tempo  e soprattutto devastati dall’entità dell’evento abbiamo deciso, che probabilmente il fuori porta andava meglio per gli altri e che il mio fuori porta massimo, comprendeva un  barbeque in giardiano o al massimo nel giardino di qualche amico ! Tutto molto a chilometro zero.

Una volta siamo stati ai laghi di monticchio ed è stata veramente una trasferta; nonostante la partenza prestissimo, come se avessimo dovuto arrivare a Milano, siamo stati fermi in coda per almeno tre ore a causa del grande traffico, sotto una pioggia battente  e mentre si scrutava il tempo, cercando di capire se quello spiraglio tra le nuvole  ci avesse dato la tanto attesa tregua, abbiamo passato tanto tempo alla ricerca di un posto dove stendere tovaglie e plaid e alla fine mangiato in auto, scambiandoci le cose da un finestrino all’altro,  riportandoci indietro tutte quelle cose che avremmo dovuto cuocere sul posto! 🙄😏una pasquetta che non ha mancato di riservarci sorprese, oltre a quelle climatiche ovviamente, come l’inseguimento da parte della volante della polizia, per un inversione nel posto sbagliato 🙄 con il conducente in questione che cercava di spiegare che avevano visto male, che non l’aveva fatta l’inversione 😂😂😂😂inutile sottolineare che il conducente era mio padre , che per trent’anni aveva fatto il camionista e con i poliziotti ci sapeva parlare 😆😆😆😆😆 e in quell’occasione, lo hanno graziato, non so in che modo li avesse convinti, magari si erano commossi di noialtri che sotto la pioggia cercavamo di mediare o forse si erano stancati di sentire tutte le parole e i fatti che mio padre si era messo a raccontare; fatt è, che dopo almeno un’ora di ragionamenti, lo hanno lasciato andare, ma il cielo continuava a buttar giù acqua e noi fradici ed infelici, abbiamo preso la decisione di tornare indietro;  e dopo tutta questa commedia, molto italiana, ci siamo fermati ad un baretto , sperso nel niente e nelle montagne , con una nebbia fittissima che nemmeno in pianura padana, alla ricerca di un caffè ristoratore e di una stufa per asciugarci e lì abbiamo dimenticato uno zaino pieno di cose E a sera, scazzati come non mai, sulla via del rientro  , c’era ad accompagnarci un sole pazzesco,  come a prenderci in giro; ma ormai, zuppi e fradici, nervosi e tirati come corde di violino, non l’abbiamo nemmeno degnato di uno sguardo.

e tornati a casa, la beffa è stato scoprire che invece da noi c’era stato un sole stupendo, una giornata caldissima e perfetta per passare la pasquetta semplicemente in giardino o al massimo in pineta, in riva al mare.

Non vi dico le lagne prima, durante e poi dopo! Non lo so se poi Santa pazienza è venuta a me o se ad un certo punto , ho smesso di ascoltare e forse così, mi sono salvata!

Dopo di allora, sono state bandite le grandi trasferte a Pasquetta.

ci siamo accontentati dei nostri giardini, delle comodità della casa e del gelato con passeggiata al lungomare post abbuffata!

certo, il menù non è cambiato di molto, le portate sono rimaste quasi uguali, anzi, probabilmente sono aumentate 😂😂😂😂😂😂😂

Del resto, se non si ci abbuffa a Pasquetta, quando? poi inizia il grande dilemma dell’estate, del fisico perfetto e via di diete disintossicanti e di sessioni esagerate in palestra, pur di arrivare pronti e tonici a giugno.

Che poi, io non ci arrivo mai pronta a giugno, figuriamoci tonica; anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, l’unica cosa tonica che ho, è la Kingsley in frigo per preparare il gin tonic 😂😂😂

Siamo dunque in dirittura di arrivo alle grandi feste, passeremo queste ultime settimane a programmare i menù infiniti delle prossime settimane, presi dalle pastiere , prodotte in quantità super plus, come se non ci fosse un domani e dopo una breve parentesi agostiniana, ci rivediamo a dicembre.

Ma ad agosto , diciamocelo, non c’è sfizio, la maggior parte la passa in barca, gli altri hanno caldo e taluni, come me, lavorano.

E poi chi ha la forza di preparare e soprattutto di mangiare con quel caldo infernale?

Non io certamente, ma un sacco di gente che conosco, asserisce che ad agosto gli si chiude proprio lo stomaco (ah beati loro!) e quindi , salta tutto.

Galette di primavera.

Pensando alle festività in corso e approfittando del mio contributo al ricettario zarotti, mi è venuto in mente che avrei potuto offrirvi una gustosa galette , con un ripieno goloso di asparagi e resa ancor più accattivante dall’aggiunta dei gamberetti al naturale che l’azienda produce, sfiziosa ma allo stesso tempo elegante, racchiude in se la soluzione perfetta sia che la dobbiate offrire come antipasto, sia come sfizioso aperitivo pre pranzo!

Niente di più facile e allo stesso tempo ammaliante; inoltre si prepara in pochi passaggi , così non avrete più scuse al riguardo!

Le galette, sono talmente versatili che potete sbizzarrirvi nelle farciture e non richiedono ne grandi talenti artistici ne tempi di preparazione lunghi , sono infatti la soluzione ideale per presentare qualcosa anche all’ultimo minuto.

Poi non dite che non vi penso 😊😊😊😊😉😉😉😉

Il tempo è quello giusto per poterle preparare , anche in anticipo e portarle sulla vostra tavola al momento dell’arrivo dei vostri ospiti, facendo veramente un figurone enorme!

Insomma, sti francesi l’anno pensata bene, un disco di pasta, un ripieno e via les jeux soin fait!

Nella mia versione ho pensato ad un cremoso ripieno di asparagi , come omaggio a questa primavera che si è data alla latitanza e che si sposa benissimo con la dolcezza dei gamberetti.

Vi ho detto tutto, dunque non mi resta che lasciarvi finalmente la ricetta, ma prima vi chiedo:

come si svolge la vostra pasquetta? easy e smart o ricca e barocca?

Vi leggo nei commenti !

Enjoy life 🎈

galette di primavera :

per circa 4 galette

250 gr di farina 00

3 cucchiai di olio d’oliva

acqua fredda q.b.

500 gr di asparagi freschi

2 cucchiai di grana

1/2 cipollotto

1 mazzetto di basilico fresco

150 gr di yogurt greco 0%

olio, sale, pepe q.b.

2 vasetti di gamberetti al naturale zarotti

buccia di limone

procedimento:

in una boule mettete la farina e i cucchiai di olio e iniziate ad amalgamare; aggiungete gradualmente l’acqua fredda fino ad ottenere un panetto che non sia appiccicoso; lavorate fino al completo assorbimento dell’acqua; formate una palla dalla consistenza liscia ed elastica e lasciate riposare coperta per circa 15/20 minuti.

Pulite gli asparagi togliendo la parte legnosa, sciacquateli delicatamente sotto l’acqua fresca e tagliateli dapprima a tre, quattro centimetri sotto le punte e dopo , tagliate il resto dei gambi a rondelle di circa 1 centimetro.

   

Riscaldate in un padellino un filo d’olio , triturate finemente il cipollotto e versatelo in padella.

lasciate imbiondire il cipollotto e versate le rondelle di asparago. Salate e aggiungete acqua per completare la cottura.

Aggiungete acqua se necessario per far si che gli asparagi siano cotti.

Devono essere morbidi alla forchetta.

In una pentola portate a bollore circa 500 ml di acqua e scottate le punte che devono rimane croccanti e non sfaldarsi.

A cottura ultimata trasferitele in una boule di acqua ghiacciata per fermare la cottura.

In un mixer trasferite gli asparagi a rondelle con tutto il liquido di cottura.

Aggiungete il grana , il basilico spezzettato e metà dello yogurt .

Date una frullata per ottenere un crema omogenea.

Regolate di sale, pepe e olio secondo il vostro gusto.

Aggiungete il resto dello yogurt e amalgamatelo alla crema in modo uniforme, aiutandovi con una spatolina.

   

Sgocciolate i gamberetti dal liquido ed insaporiteli con pepe e la buccia del limone grattugiata, aggiungete un filo d’olio e lasciate insaporire.

Su di un piano infarinato leggermente , riprendete la pasta e dividetela a quattro .

Stendete ogni spicchio di pasta in maniera sottile con l’aiuto di un matterello e allargatela cercando di ottenere una forma tonda.

 

           

Farcite il centro della galette con un paio di cucchiai di crema di asparagi e stendetela senza però arrivare i bordi che devono essere lasciati liberi.

Aggiungete i gamberetti e le punte di asparagi e richiudete i bordi pizzicandoli lungo tutto il diametro della galette lasciando libero il centro.

Completate le altre tre galette rimaste .

Posizionate  le galette su di una teglia rivestita con carta forno, due per ogni teglia, completate con un filo d’olio ed infornate in forno già caldo per circa 20 minuti a 190° statico.

Quando la galette risulta dorata e croccante è pronta per essere servita!

Queste galette sono ideali per il cestino del pic nic di Pasquetta e , udite udite, occupano anche poco spazio , nel caso dovreste uscire con lo zainetto 😂😂😂😂😂😂😂😂😂

Grazie per aver letto fin qui , se vi è piaciuta questa ricetta, lasciate un ❤ come apprezzamento del mio lavoro; vi ricordo che potete trovarmi su facebook  ed instagram con tanti contenuti video e storie di ricette !

grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉

 

 

 

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