fagottini di pasta sfoglia per la festa della mamma .
Amore è mordersi la lingua e non dire te l’avevo detto, anche quando ci starebbe da Dio.
La mia mamma è differente, te lo dice subito , in modo tale da fissare bene il concetto oltre alla delusione e alla frustrazione .
Ci ha sempre abituati a questo estremismo da sincerità e i suoi no non erano mai seguiti da una motivazione; erano NO e basta, giusto o sbagliato, lei aveva deciso così e ciao.
non c’erano appelli e ricorsi al tar, nessun consiglio alle Nazioni Unite, niente appelli di pace da parte del Papa.
E questo era esteso URBI ET ORBI a tutte quelle situazioni che ruotano intorno il quotidiano delle persone che vivono sotto lo stesso tetto.
Da piccola mi piacevano un sacco, certi fagottini di pasta sfoglia alla confettura o alla crema di nocciole che trovavo in un negozietto vicino casa e mia mamma predicava e storceva il naso, perchè per lei le merendine erano figlie del diavolo. Costavano 500 lire , ma non era il costo in se, ma per il fatto che non erano “sane” rispetto ai panettoni che faceva lei, che erano buoni si, ma che dopo un giorno avevano la stessa consistenza del cemento armato. Ed è vero che negli anni novanta ancora non c’era tutta questa attenzione a quello che mangiavamo e che abbiamo ingurgitato solfiti ed idrocarburi anche dalle merendine, ma a me questi fagottini sfogliati facevano impazzire.
La mia mamma è differente, ma sai che novità direte voi, tutte le madri lo sono e nemmeno io, che sono madre da molto meno tempo, sono poi tutto questo clichè.
Ma lei c’aveva queste pippe assurde e non ci comprava le merendine, i bastoncini e nemmeno i sofficini, che poi a vederla lunga ci ha fatto un grande piacere, ma in quel momento, non è che l’abbiamo capita più di tanto!
E così, stranamente, fuori dai clichè ci sono diventata anch’io, i fagottini non li ho più comprati perchè ho imparato a farmeli da sola e ho capito, che nonostante io credo di essere differente alla fine, ho scoperto che siamo tremendamente simili.
Ma anche le similitudini sono fuorvianti, mia mamma non si farebbe mai un tatuaggio anch’io ho i capelli biondi e gli occhi azzurri, ma non sono per niente simile a claudia schiffer!
Ma di fatto, come dice un vecchio proverbio, la mela non cade mai lontana dall’albero e volente o nolente, certe cose che facciamo , sono per forza ereditate 😎
Mia madre è per carattere da timida e riservata e con l’età è diventata riservatissima, tranne quando deve sfoderare una polemica, altamente fuori luogo e generalmente in un posto affollato, perdendo tutti i filtri e la sua proverbiale timidezza.
eh si, perchè è la classica persona che si fa i fatti suoi, non ti dice come dovresti condurre la tua vita, non ha consigli karmici , religiosi , politici e culturali da dispensare, però se nel supermercato, affollatissimo di sabato pomeriggio il commesso gli vuole vendere una fetta di pizza che non è , secondo il suo gusto, di suo gradimento, lo devono sapere tutti, da scilla al monviso, perdendo tutta la sua proverbiale timidezza, con quella cazzimma da far girare i cabasisi anche a Gesù Cristo.
per mia madre, se ha un problema con la pizza è un problema universale, lo devono sapere tutti !
E così l’ho bandita da quel supermercato o quantomeno evito di fermarmici quando siamo insieme, anche perchè al reparto gastronomia un pò se la sono presa (e direi) e a niente è valso il canonico se non ti piace non devi prenderla per forza e non vorrei che al prossimo giro, vedendola, magari ci mettano la stricnina per renderla più appetibile !
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Eppure , se voi la vedeste , non sembra proprio la tipa che se la prende per il cornicione della pizza !
pensereste che è una donna molto a modo e gentile, salvo poi sbam! darvi la sentenza in maniera non proprio ortodossa.
😆😆😆😆😆😆😆😆😆
Ultimamente , ha smarrito chissà dove filtri e diplomazia e quando ha un impellente bisogno di dire qualcosa, ci allontaniamo tutti e facciamo i distratti; CHI? MIA MADRE QUELLA? NOOOOOO, NON LA CONOSCO QUELLA DONNA !
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E così andiamo avanti tra un quella c’ha i brufoli e come mai che non è più adolescente e cosa è successo a quell’altro che ha perso i capelli e così via.
Diciamo che il lavoro di cuscinetto in questi ultimi anni si è fatto più rischioso del solito e a nulla serve farglielo notare, ti guarda offesa e mette su il broncio, come se avessi sbagliato tu e non lei.
Virtuosismi dell’età probabilmente, cose che si acquisiscono quando si arriva ad un certo punto della vita secondo me , come dire quello che si pensa senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze, cambiare idea all’ultimo minuto o più semplicemente dire questa cosa on mi piace senza remore alcuna.
Vantaggi che arriveremo ad acquisire poi .
Mia mamma è quel tipo di persona che pubblica le foto negli stati di facebook senza sapere come si faccia e ti guarda smarrita quando tenti di spiegare come usare whatsup; è quella che ti chiama alle sette di sera, dopo che vi siete viste mezz’ora prima per sapere quando passi a salutarla; guarda quarto grado, chi l’ha visto e tutti i programmi di cronaca e sa fare delle lucidissime analisi sugli assassini e sa dirti con precisione dov’eri tu , il giorno x , all’ora y e tu non ricordi nemmeno cosa hai fatto due ore prima.
Mia mamma non dorme la notte che ha il pensiero e se il giorno dopo abbiamo un appuntamento importante, non dorme una settimana prima e una dopo.
Cura fiori moribondi sull’orlo di un collasso ed è capace di farli farli rifiorire come se non fossero mai passati dalle mie mani , ricama tovaglie e copriletti per tenersi occupata durante i lunghi e noiosi pomeriggi invernali. Fiorellini , rose e fiocchi prendono vita su qualsiasi cosa si possa ricamare e confeziona per noi piccoli gioielli inestimabili, fatti di filo colorato.
Arriva agli appuntamenti venti minuti prima e non solo adesso che è sola, lo faceva anche prima, quando noi eravamo piccoli e questa sua capacità di essere in orario è straordinaria, soprattutto vista da chi , come me , è costantemente in ritardo.
Mia madre è sempre pronta ad aiutarti , tranne quando fanno il suo programma preferito
Ha questa capacità intrinseca, propria a tutte le madri secondo me, di ascoltare e criticare i tuoi comportamenti, facendoti sentire sempre altamente inadeguata al ruolo e che t’incazzi pure e poi alla fine scopri, che aveva un margine di ragione!
Grazie mamma,
per quando vuoi aiutarmi a riportare la cucina devastata dal mio passaggio ad una condizione normale.
Grazie mamma per quando mi senti predicare per il disordine e il disordine sono io e non me lo fai notare più di tre volte consecutive.
Grazie per ogni volta che mi riporti alla ragione, suggerendo di essere riflessiva e non di perpetrare ostinata nella mia impulsività.
Grazie per quando dici questa tazza non ti serve, ne hai almeno settecentocinquatrè ed io la compro lo stesso e poi predico perchè non so dove metterla.
Grazie per quella volta che ho preso il tronco di un albero con la macchina e mi hai retto il gioco , giurando che il tronco si era spostato e che cinque minuti prima non c’era.
Grazie mamma per aiutarmi anche solo con una parola di conforto, che sono più prediche che conforto, ma va bene lo stesso.
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Per la festa della mamma, oltre a prepararle la pizza di cui è tanto ghiotta e che veramente è l’unica cosa che non le fa dire mai di no , ho pensato di stupirla con questi dolcetti semplici , in una burrosa pasta sfoglia che più o meno ricordano quelli miei preferiti di tanto tempo fa e che si avvicinano a quegli strudel che ci preparava quando eravamo piccoli, solo che lei ci metteva le mele e l’uvetta e a me i dolci con le mele sono iniziati a garbarmi qualche anno fa, l’uvetta la detesto ancora oggi , come dire, sempre in discorso di uguaglianze e similitudini, in quanto a gusti culinari non ci siamo trovate quasi mai 😆😆😆😆😆😆😆
tranne che per questi fagottini, nella mia versione , con le farciture che piacciono a lei e anche a me 😊😊😊
L’importante è che non ci sia cioccolato, data la sua avversione per il cibo degli Dei e che ancora non capisco veramente appieno e che soprattutto non so come fa a non piacerle, ma tant’è, che il dolce è per lei e quindi non mi è costato nulla farne una doppia versione (in realtà tripla ne ho fatti anche due salati) una con la nutella , per questi piagnoni di qua che quando vedono le confetture sembrano vampiri al sole e una per lei, ripienissima di confettura alle fragole.
Alla fine, ho capito mentre tiravo la sfoglia che non siamo mai veramente tanto differenti, nonostante le vite, i comportamenti e i caratteri opposti e mai complementari che ci appartengono.
E mentre io sono caciarona e caotica, impulsiva e distratta, lei si è sempre dimostrata riflessiva, accorta e attenta quasi all’inverosimile; tranne quando deve rivendicare l’orgoglio della pizza ovviamente!
La realizzazione di questi fagottini è semplice, la parte più complicata è solo nella sfoglia, ma credetemi, una volta acquisita la tecnica, vi renderete conto che non la comprerete mai più e anzi vi chiederete addirittura come avete potuto comprarla fin a questo momento.
Se invece non vi interessa assolutamente il concetto di farvela da soli, potete anche usare un rotolo già pronto, ma non ditemelo, fingete , mentite spudoratamente , non potrei reggere in alcun modo al colpo!
Quando ho iniziato a fare la sfoglia, un pò di tempo fa , anch’io pensavo che non avrei mai ottenuto un buon risultato, ma sono qui a dirvi che con costanza e tenacia e con una certa dose di capa tosta potreste riuscirci tranquillamente e magari ottenere ottimi risultati anche prima di quanto li abbia ottenuti io.
la sfoglia Montersino
La sfoglia che utilizzo è quella del Maestro Luca Montersino , per me è quella affidabile , ma qualora voi aveste una ricetta infallibile , ovviamente potete usare la vostra.
Vi lascio dunque la ricetta , spero di essere in tempo , affinchè voi possiate realizzarla per la festa della mamma o anche per preparare una semplice merenda tanto gustosa quanto irresistibile.
Auguro a tutte le mamme, pazze, serie, riflessive o impulsive, a quelle che lo diventeranno, a quelle che non lo sono mai state e che però lo avrebbero tanto voluto, a quelle che invece non hanno mai capito cosa fosse l’istinto materno, auguro una felice festa della mamma ❤
Auguri mamme ❤
Auguri mamma ❤
Enjoy life 🎈
fagottini di sfoglia con confettura di fragole
ingredienti per circa 10 strudel
impasto della sfoglia preso dal libro “peccati di gola ” di Luca Montersino
per il panetto
147 gr di farina 00 o di farina per sfoglie
500 gr di burro di alta qualità (meggle, lurpark non salato, burro irlandese)
per il pastello
354 gr di farina 00 o farina per sfoglie
220 gr di acqua fredda
10 gr di sale
ripieno:
confetture di vostro gradimento
creme spalmabili
crema pasticcera fredda
o qualsiasi altro ripieno vi suggerisce la vostra fantasia
procedimento:
per la riuscita di un’ottima pasta sfoglia considerate che l’elemento principale oltre al burro che dev’essere di alta qualità , quindi solo burro da panna centrifugata, niente robe liquide che comprometterebbero tutto il risultato, è la sfogliatura; se siete fortunati da possedere una sfogliatrice da tavolo allora il lavoro è per metà fatto, se siete umili e modesti come me, bisogna lavorare di braccia e ringrazierete i tricipiti allenati in palestra a forza di dip !
Nella boule della planetaria , con il gancio foglia inserito, versiamo la farina e il burro tagliato a dadi freddo di frigorifero; amalgamiamo quel tanto da ottenere un impasto e poi trasferiamolo su di un piano infarinato, compattiamolo in un rettangolo, chiudiamo con pellicola o carta forno e poniamolo in frigo almeno un’ora.
Per il pastello sciogliamo il sale nell’acqua fredda , versiamo la farina nella planetaria e versiamo a filo l’acqua.
Otterremo il pastello, che compattiamo in un rettangolo, lo avvolgiamo nella pellicola e lo poniamo a raffreddare in frigo per un ‘ora.
Sfogliatura:
quando il pastello e il panetto sono freddi, spolveriamo la spianatoia con poca farina e stendiamo il pastello in un rettangolo adatto a contenere il panetto di burro.
Stendiamo leggermente il panetto e poi sistemiamolo al centro del pastello e ripieghiamo i due lembi del pastello sul panetto fino a coprirlo.
Spolveriamo nuovamente di farina e iniziamo ad incassare il burro nel pastello.
Io dapprima lo schiaccio con dita e in seguito inizio a stendere con il matterello; bisogna procedere con delicatezza in questa fase, cercando di non far rompere il pastello cosicchè fuori esca il burro.
Stendiamo in un rettangolo e ripieghiamo i due lembi verso il centro e poi ripieghiamo nuovamente a libro.
Chiudiamo nella pellicola e facciamo riposare almeno trenta minuti in frigorifero.
Se la temperatura ambiente è molto alta, anche un’ora.
Tournage
I tournage sono le sfogliature che andremo a fare per ottenere un impasto sfogliato, più pieghe otterremo una pasta sfoglia molto friabile, inversamente con poche pieghe il risultato sarà più elastico e con alveoli molto grandi.
Spolveriamo il piano di lavoro con poca farina e tiriamo la pasta in un rettangolo di circa 1,5 cm, ripieghiamo poi i lembi centrali e richiudiamo nuovamente su stessa e facciamo riposare per circa una mezz’ora.
Generalmente il faccio 4 giri di pieghe ogni mezz’ora.
la sfoglia si presenta liscia e setosa .
All’ultimo giro la ripiego, la lascio riposare anche una notte intera .
Preparazione:
mettiamo fuori la pasta sfoglia dal frigo dieci minuti prima di lavorarla per farla ambientare in modo tale che si lavori bene e in maniera uniforme.
tiriamo la nostra sfoglia in un rettangolo sottile circa 1 cm , ovviamente dopo aver completato i tournage e dopo il riposo in frigorifero.
Ricaviamone dieci rettangoli da circa dieci/ dodici centimetri di larghezza.
Al centro di ogni rettangolo mettiamo la farcitura scelta , in questo caso ho utilizzato confettura di fragole in sei strudel e nutella in altri quattro e due li ho farciti salati.
Con una rotella o un coltello affilato ricavate delle strisce laterali alla farcitura e intrecciate partendo dalla sommità richiudendo man mano i vostri strudel
Preriscaldate il forno a 220° con calore dal basso
Spennellate i fagottini con tuorlo e latte pari peso
spolverizzate di zucchero di canna ed infornate per circa venti minuti.
Quando le sfoglie saranno gonfie e dorate, togliete calore dal basso, abbassate a 190° e proseguite la cottura per altri cinque dieci minuti.
I vostri fagottini sono pronti..
Spolverizzate di zucchero a velo e gustate !
Grazie per aver letto fin qui, se vi è piaciuta questa ricetta lasciate un ❤ come segno del vostro gradimento per il mio lavoro
Grazie per aver letto fin qui e alla prossima ricetta 😉